Stemma di Bisignano

Lo stemma di Bisignano è un'immagine potente che cattura la storia e lo spirito di questa antica città. Pubblicato per la prima volta nel 1644, lo stemma rappresenta un cavallo bianco sfrenato che emerge da due montagne, alzando gli zoccoli anteriori come per saltare, su uno sfondo azzurro. Il cavallo bianco sfrenato è il simbolo principale dello stemma e rappresenta la libertà e l'indipendenza di Bisignano.
Il cavallo senza briglia simboleggia la città che si libera da vincoli e restrizioni, mentre le montagne rappresentano gli ostacoli superati per raggiungere la libertà. Il colore bianco del cavallo simboleggia anche il comando, la direzione e la regalità, caratteristiche dei sovrani, dei condottieri e dei conquistatori.
Lo sfondo blu, a volte rappresentato da linee orizzontali, simboleggia la chiarezza, la lucentezza, lo splendore e la regalità. Un albero è stato aggiunto allo stemma in una pubblicazione successiva, ma non fa parte del disegno originale e non ha rilevanza per il significato dello stemma.
Lo stemma di Bisignano è stato creato nel 1020, quando la città fu proclamata città libera.
In un'epoca in cui la Calabria era contesa tra Longobardi e Bizantini, Bisignano, con la sua imponente fortezza, rappresentava un bastione di libertà e indipendenza.
Lo stemma è rimasto in uso fino ad oggi, a testimonianza della fierezza e dello spirito di indipendenza del popolo di Bisignano. Anche quando la città fu sotto il dominio feudale di Niccolò Ruffo di Catanzaro e dei Sanseverino nel 1400, il cavallo bianco non fu mai sormontato da una corona, simbolo del potere feudale. Questo dettaglio sottolinea ulteriormente l'importanza della libertà e dell'autonomia per la gente di Bisignano.
Fonti
-
Gaetano Gallo, Cronistoria della Città di Bisignano, Cosenza, 1901
-
Gaetano Gallo fu Carlo, Bisignano - Arte, Storia, Folklore, Chiaravalle, Frama Sud, 1983
-
Rosario Curia, Bisignano nella storia del Mezzogiorno (dalle origini al XIX sec.), Cosenza, Pellegrini, 1985
-
Rosalbino Turco, Il Cristo di legno, Cosenza, Pellegrini, 1987
-
Rosario Curia, Cronotassi dei Vescovi della Diocesi di Bisignano (A.D 744-1990), Cosenza, Pellegrini, 1992
-
Francesco Fucile, Momenti di storia e tradizioni Bisignanesi - Poesie dialettali, Cosenza, Pellegrini, 1992
-
A.A.V.V., Bisignano e la val di Crati tra passato e futuro, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 1993
-
Rosario D'Alessandro, Chiesa e Società in Calabria - I Sinodi di Bisignano (1630-1727), Cosenza, Tipolitografia Satem, 1998
-
Luigi Falcone, Tradizione giuridica bizantina e prassi canonica latina nella diocesi di Bisignano. La formazione del patrimonio normativo fra X e XVI secolo, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 1999
-
Luigi Falcone, Minoranze etniche e culturali nella Calabria settentrionale fra XV e XIX secolo, Progetto 2000, 2003
-
Rosario Curia, Città di Bisignano - Monumenti storici e memorie, Castrovillari, Le Nuvole, 2009
-
Antonio Mandrelli, a cura di Luigi Falcone, Giuseppe Sebastiani Vescovo di Bisignano (1667-1672) e di Città di Castello (1672-1689), Progetto 2000, 2009
-
---Leopoldo Pagano - Mario Pugliese - Alessandro Sireno, Il Regno delle due sicilie descritto ed illustrato. Calabria citeriore. Bisignano, Cosenza, Falco Editore, 2009
-
a cura di Luigi Falcone e Antonello Savaglio, Santi, militari e peccatori nel principato di Bisignano, Castrovillari, GLF sas, 2014
-
A.a.V.v., Storie di Bisignano, Lecce, Youcanprint, 2021
-
Leopoldo Pagano, Bisignano e la sua diocesi, Apollo Edizioni, 2022