Famiglia Sanseverino di Bisignano

Da Besidiae.
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Stemma dei Sanseverino

La famiglia Sanseverino di Bisignano è stata una delle più importanti e influenti casate del Regno di Napoli. Il ramo dei Sanseverino acquisì il Principato di Bisignano nel 1463. I Sanseverino di Bisignano si distinsero per la loro potenza economica, il loro prestigio sociale e il loro ruolo di primo piano nelle vicende politiche e militari del Regno.

Luca Sanseverino (6° conte di Tricarico), uomo d'arme schierato con gli Aragonesi, acquistò il feudo di Bisignano dal re di Napoli il 26 marzo 1462 per 20.000 ducati, diventando il primo principe di Bisignano.

Girolamo Sanseverino (7° conte di Tricarico) succedette al padre Luca. Favorì lo stanziamento degli albanesi nelle sue terre, concedendo loro esenzioni tributarie e terre da coltivare. Fu coinvolto nella Congiura dei Baroni e giustiziato. I suoi figli furono costretti all'esilio.

Bernardino Sanseverino (3° principe di Bisignano, 8º conte di Tricarico) visse in esilio in Francia, dove conobbe Francesco di Paola. Tornò in Italia con Carlo VIII, che gli restituì i titoli nel 1495.

Pietro Antonio Sanseverino (4° principe di Bisignano), figlio di Bernardino, fu un uomo di grande potere e ricchezza. Fu fedele alla Spagna e ospitò nelle sue terre l'imperatore Carlo V nel 1530. Carlo V lo insignì dell'Ordine del Toson d'Oro. Sposò in terze nozze Irene Castriota Scanderbeg, nipote dell'eroe albanese Giorgio Castriota Scanderbeg, acquisendo il ducato di San Pietro in Galatina.

Nicolò Berardino Sanseverino (5° principe di Bisignano, 10° conte di Tricarico) fu l'ultimo principe di Bisignano del ramo primogenito. Sposò Isabella della Rovere, principessa di Urbino. Alla sua morte, senza eredi maschi, scoppiò una lunga contesa per la successione.

Luigi Sanseverino (conte di Saponara) ottenne il principato di Bisignano nel 1622, dopo aver pagato una cospicua somma al re Filippo IV di Spagna. Sposò Margherita Tagliavia d'Aragona.

Carlo Maria Sanseverino (9° principe di Bisignano) sposò la principessa siciliana Maria Fardella, che nel 1680 portò in dote il titolo di principi di Paceco.

Giuseppe Leopoldo Sanseverino (10° principe di Bisignano) sposò Stefania Pignatelli Aragona Cortez, sorella di Diego Pignatelli d'Aragona Cortés. Fece costruire il Palazzo Sanseverino-Falcone ad Acri.

Luigi II Sanseverino (11° principe di Bisignano) ricevette l'Ordine del Toson d'Oro nel 1731. Fu padre di Aurora Sanseverino, nota mecenate.

Luigi III Sanseverino (13° principe di Bisignano) fu elevato a Grande di Spagna e visse una vita ascetica, abdicando nel 1783.

Tommaso Sanseverino (14° principe di Bisignano) sposò Livia Firrao, acquisendo i titoli di Principe di Luzzi, Principe di Santa Agata, Principe di Pietrelcina e Duca di Ielsi.

Pietro Antonio II Sanseverino (15° principe di Bisignano) fu per lungo tempo il maggiordomo maggiore del Re di Napoli.

Luigi IV Sanseverino (16° principe di Bisignano) sposò Giulia Imperiali dei principi di Francavilla. Con la sua morte, nel 1888, si estinse il ramo maschile dei principi di Bisignano.

Il titolo di principe di Bisignano passò poi alla figlia di Luigi IV, Antonia Sanseverino, che aveva sposato Francesco Costa dei marchesi di Arielli. Il loro figlio Luigi Costa ottenne il diritto di assumere il doppio cognome Costa Sanseverino e di succedere nei titoli della madre, diventando il 17° principe di [[Bisignano].

La linea Costa Sanseverino di Bisignano è ancora oggi esistente e risulta iscritta nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana.

Oltre a quelli menzionati, numerosi altri personaggi illustri appartennero al ramo dei Sanseverino di Bisignano, ricoprendo importanti cariche politiche, militari ed ecclesiastiche. La famiglia fu celebre per il suo mecenatismo, la sua cultura e la sua influenza sulla vita sociale e culturale del Regno di Napoli.