Dominazione dei Normanni a Bisignano: differenze tra le versioni

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==Fonti==
==Fonti==


*[[Bibliografia su Bisignano]]
{{:Bibliografia sulla storia di Bisignano}}
 
*[[Gaetano Gallo]], [[Cronistoria della Città di Bisignano]], Cosenza, 1901
 
*[[Rosalbino di Fasanella d'Amore di Ruffano]], [[Memorie storiche di Bisignano II]], Cosenza, 1965
 
*[[Rosario Curia]], [[Bisignano nella storia del Mezzogiorno (dalle origini al XIX sec.)]], Cosenza, Pellegrini, 1985
 
*A.A.V.V., [[Bisignano e la val di Crati tra passato e futuro]], Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 1993
 
*[[Francesco Fucile]], [[Vasai e produzione ceramica a Bisignano]], Apollo Edizioni, 2017




[[Categoria:Storia di Bisignano]]
[[Categoria:Storia di Bisignano]]

Versione attuale delle 12:57, 3 apr 2025

Dopo essere stata sotto il dominio dei Goti, dei Longobardi e dei Bizantini, Bisignano fu costretta a cedere la sua fortezza ai Normanni. Già in età normanna si documenta la straordinaria ricchezza dell’abitato.

Nel periodo normanno, Bisignano dipendeva direttamente dalla Sede apostolica, come dimostra la menzione nel Liber censuum S.R.E. Ruggero Borsa fu presente a Bisignano.

La diocesi di Bisignano si dimostra come istituzione religioso-amministrativa nata sulla base di forti necessità politico-organizzative, di carattere sia ecclesiastico che laico. Tutto ciò accresce la potenzialità di Bisignano di essere protagonista della storia del territorio su cui domina e, di conseguenza, bersaglio privilegiato di chi, come i Normanni, ne ambisce il predominio.

Il carattere urbano di Bisignano è dato dall’essere città vescovile con forti privilegi giurisdizionali e città di notevole riferimento militare nel territorio circostante.


Fonti