Rione San Zaccaria: differenze tra le versioni
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Il [[Rione San Zaccaria|rione di San Zaccaria]] costituisce uno degli otto quartieri storici che strutturano il centro urbano di [[Bisignano]]. Come gli altri rioni, tra cui Piazza, Piano, Coscinao o Cittadella, Giudecca, Santa Croce e San Pietro, anche San Zaccaria si diparte a raggiera dal nucleo centrale della città, rappresentato dalla collina su cui per secoli si è eretto il [[Castello di Bisignano|castello]]. | |||
Questa organizzazione in rioni è documentata almeno a partire dalla [[Platea di Ruffino]] del 1269. Nel contesto della gestione del territorio, si ha notizia di un terreno situato "in sancto Zaccharia", precedentemente di proprietà di Maurus de Eleni e successivamente detenuto da Rolbertus de Altavilla per concessione del vescovo Rainutius. Nel 1645, alcune famiglie come i Capalbo risultavano residenti proprio nel rione di San Zaccaria, come attestato nell'atto di ricostituzione del [[Sedile dei Nobili di Bisignano]]. Infine, la tradizione popolare di Bisignano annovera anche leggende legate a questo rione, citando in particolare le "streghe di S.to Zaccaria". Sembra che la struttura dei rioni di Bisignano abbia mantenuto le sue peculiarità insediative dal Basso Medioevo, come indicato nella [[Platea di Ruffino]]. | |||
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Il rione di San Zaccaria costituisce uno degli otto quartieri storici che strutturano il centro urbano di Bisignano. Come gli altri rioni, tra cui Piazza, Piano, Coscinao o Cittadella, Giudecca, Santa Croce e San Pietro, anche San Zaccaria si diparte a raggiera dal nucleo centrale della città, rappresentato dalla collina su cui per secoli si è eretto il castello.
Questa organizzazione in rioni è documentata almeno a partire dalla Platea di Ruffino del 1269. Nel contesto della gestione del territorio, si ha notizia di un terreno situato "in sancto Zaccharia", precedentemente di proprietà di Maurus de Eleni e successivamente detenuto da Rolbertus de Altavilla per concessione del vescovo Rainutius. Nel 1645, alcune famiglie come i Capalbo risultavano residenti proprio nel rione di San Zaccaria, come attestato nell'atto di ricostituzione del Sedile dei Nobili di Bisignano. Infine, la tradizione popolare di Bisignano annovera anche leggende legate a questo rione, citando in particolare le "streghe di S.to Zaccaria". Sembra che la struttura dei rioni di Bisignano abbia mantenuto le sue peculiarità insediative dal Basso Medioevo, come indicato nella Platea di Ruffino.
Fonti
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Rosalbino Turco, Il Cristo di legno, Cosenza, Pellegrini, 1987
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Francesco Fucile, Momenti di storia e tradizioni Bisignanesi - Poesie dialettali, Cosenza, Pellegrini, 1992
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A.A.V.V., Bisignano e la val di Crati tra passato e futuro, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 1993
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Luigi Falcone, Tradizione giuridica bizantina e prassi canonica latina nella diocesi di Bisignano. La formazione del patrimonio normativo fra X e XVI secolo, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 1999
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Luigi Falcone, Minoranze etniche e culturali nella Calabria settentrionale fra XV e XIX secolo, Progetto 2000, 2003
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Rosario Curia, Città di Bisignano - Monumenti storici e memorie, Castrovillari, Le Nuvole, 2009
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Antonio Mandrelli, a cura di Luigi Falcone, Giuseppe Sebastiani Vescovo di Bisignano (1667-1672) e di Città di Castello (1672-1689), Progetto 2000, 2009
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---Leopoldo Pagano - Mario Pugliese - Alessandro Sireno, Il Regno delle due sicilie descritto ed illustrato. Calabria citeriore. Bisignano, Cosenza, Falco Editore, 2009
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Rosalbino di Fasanella d'Amore di Ruffano, Araldica Calabrese, Cosenza, ASEmit, 2011
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Antonello Savaglio - Alfonso Barone - Luigi Falcone - Mario Panarello, I Boscarelli, Castrovillari, GLF sas, 2013
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a cura di Luigi Falcone e Antonello Savaglio, Santi, militari e peccatori nel principato di Bisignano, Castrovillari, GLF sas, 2014
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Alessandro Sireno, Chiese aperte a Bisignano. Racconto d'arte, di fede, di tradizioni, Falco Editore, 2015
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A.a.V.v., Storie di Bisignano, Lecce, Youcanprint, 2021
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Leopoldo Pagano, Bisignano e la sua diocesi, Apollo Edizioni, 2022