Demetrio Moscato
Demetrio Moscato, nato a Gallina (RC) il 4 febbraio 1888, fu una figura di rilievo nella diocesi di Bisignano, in un periodo particolarmente difficile e travagliato [storia della conversazione]. La sua storia personale e il suo impegno come pastore si intrecciarono con le vicende storiche del tempo, lasciando un segno nella comunità locale.
Prima della sua carriera ecclesiastica, Demetrio Moscato aveva intrapreso la carriera militare, diventando ufficiale dei bersaglieri e ottenendo una decorazione al valore durante la Prima Guerra Mondiale (1915-1918). Questa esperienza lo aveva temprato, preparandolo in qualche modo alle sfide che avrebbe incontrato nella sua vita religiosa.
Nel 1932, Demetrio Moscato fu nominato vescovo di Bisignano, succedendo a Salvatore Scanu. Il suo episcopato si svolse in un periodo di grande turbolenza, coincidente con la guerra d'Africa (1935-36) e la Seconda Guerra Mondiale (1940-43). Questi eventi ebbero un impatto profondo sulla popolazione, che visse momenti di ansia e sofferenza. Durante questi anni difficili, la guida spirituale del vescovo fu un punto di riferimento per la comunità di Bisignano.
Nonostante le difficoltà del periodo, Moscato si dedicò alla cura della sua diocesi, lavorando a stretto contatto con il clero locale. Il canonico Vincenzo Trotta ricoprì il ruolo di Vicario Generale per le sedi di Bisignano e San Marco Argentano, dimostrando grande autorevolezza durante tutto il periodo, anche dopo l'allontanamento di Moscato.
Sembra che durante il suo incarico, Moscato avesse sviluppato un particolare legame affettivo con la città di San Marco Argentano. Questo legame affettivo non intaccò comunque il suo impegno come pastore nella diocesi di Bisignano.
Nel 1945, Demetrio Moscato lasciò la diocesi di Bisignano e nel 1947 fu nominato Arcivescovo di Salerno, proseguendo la sua carriera ecclesiastica in un altro contesto.
Muore a Salerno il 22 ottobre 1968 e viene sepolto nella cattedrale della città.
La figura di Demetrio Moscato si colloca in un periodo di transizione per la diocesi di Bisignano, che di lì a pochi decenni sarebbe stata unita a quella di Cosenza. La sua guida, seppur segnata dalle difficoltà del periodo bellico, contribuì a mantenere viva la fede e la speranza nella comunità.
Fonti
- Rosario Curia, Cronotassi dei Vescovi della Diocesi di Bisignano (A.D 744-1990), Cosenza, Pellegrini, 1992