Chiesa S.Maria di Costantinopoli

Da Besidiae.
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Chiesa S.Maria di Costantinopoli


La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Bisignano, nota anche come Chiesa di Tutti i Santi o popolarmente come la "Madonnella", si trova in via dei Vasai, nel borgo storico industre dei vasai.

La chiesa sorge sui resti di una "laura" bizantina, testimoniando l'influenza bizantina in Calabria. Parte dell'attuale struttura risale al Settecento, essendo stata ricostruita sul perimetro di una precedente chiesa del XII secolo, edificata anch'essa sulle vestigia della laura bizantina.

Nel 1261, accanto alla chiesa fu eretto il monastero nobiliare femminile della Santissima Trinità delle Clarisse, che fu poi fatto chiudere dal vescovo Sebastiani (1667-1672).

La chiesa è menzionata nella Platea del 1508 redatta dal tesoriere Niccolò de Leonardis, dove risulta essere situata nel luogo chiamato "li pignatari". Nel XII secolo esisteva una chiesa precedente. Nel 1324 era retta dal cappellano Johanne, e nel 1486 dal cappellano Domenico de Petra de Floccariis. Nel Seicento era tenuta da D. Nicolaus Favarinus. Nel Settecento era conosciuta come Santa Maria di Costantinopoli.

Attualmente, la chiesa fa parte della Parrocchia di Santa Croce. Nell'Archivio Vescovile di Bisignano si trovano i conti del Monastero di S. Chiara di Bisignano dal 1770 al 1792, che versava un censo al SS. Sacramento di Santa Croce, alla Parrocchia di Santa Croce e alla Mensa Vescovile di Bisignano, suggerendo la possibile presenza di un monastero di monache (clarisse?) annesso alla chiesa.

Dell'esterno si sa che parte della struttura attuale risale al Settecento. Nella parte retrostante della chiesa è ancora visibile una finestra a sesto acuto della struttura bizantina originaria. La facciata è stata ricostruita in stile romanico-orientale nel XX secolo.

L'interno della chiesa è descritto come minuscolo, ma pieno di fascino e di memorie. Nel 1737, risultava tenuta da D. Nicolaus Favarinus, il quale era tenuto a versare annualmente all'episcopato due carlini e sette grana nel giorno di Natale e altrettanti nella Pasqua. Il valore annuo della chiesa era stimato in sei ducati.

All'interno della chiesa si venerano diverse raffigurazioni di Santa Maria di Costantinopoli: una statuetta settecentesca, una statuetta del XVIII secolo, una statua lignea del XVIII secolo, e un dipinto su tavola del XVIII secolo.

Inoltre, in passato, nell'edicola della chiesa conventuale di S. Maria di Costantinopoli (Madonnella) esisteva un'effigie della "Madonna Nigra" (bizantina) risalente al X secolo, ma attualmente scomparsa.


Fonti