Quartiere di Piano
Il quartiere di Piano a Bisignano è uno degli otto quartieri che compongono il centro storico.
Nel 1857, Leopoldo Pagano descriveva come il rione della Piazza, unendosi al borgo del Piano, formava un "vico lungo". Ciò suggerisce che, all'epoca di Pagano, Piano era considerato più un borgo extra moenia, cioè fuori dalle mura della città, piuttosto che un rione vero e proprio.
Il borgo di Piano aveva inizio "nella estremità del rione della Piazza sotto il palazzo del tesoriere Rende, là dove il borgo del Piano si aggiungeva al quartiere della Piazza, e dove erano la impresa della città, e una breve strada murata, selciata, e di sotto arenata a guisa di ponte, era l'unica porta onoraria della medesima città, che poi fu levata".
Nel 1732, la popolazione del borgo di Piano era di circa 550 persone, distribuite in 83 nuclei familiari. Il borgo di Piano era la zona più popolosa di Bisignano ed anche la più produttiva.
Alcuni dei mestieri esercitati nel Borgo erano quelli di pignataro.
Un canto popolare allude "ai forgiali del Piano".
Un documento del 1750 testimonia l'esistenza di resti di torri, muri, pertusi di cannoni, cisterne sotterranee e il bastione occidentale, che aveva gli avanzi dell'orologio.
Fino alla prima metà del Settecento, la principale strada di accesso al paese veniva da Mastro-raffo e per Chio saliva a Piano, che era separato da Bisignano da un fossato.
Nel quartiere di Piano, nei pressi del palazzo dei Sig. Gentile Antonio, si trova la chiesetta della "Conicella" o dell'Addolorata.