Nicola De Bonis
Nicola De Bonis III, nato a Bisignano nel 1918 e scomparso nel 1978, è stato un insigne maestro liutaio che, insieme al fratello Vincenzo III, ha trasformato la tradizione artigianale familiare in una realtà artistica e culturale di rilievo. Partendo dall'esempio paterno, Nicola ha dedicato la sua vita alla costruzione di strumenti musicali, in particolare chitarre, e ha saputo eguagliare, se non superare, i canoni della liuteria italiana degli ultimi tre secoli.
La sua bottega era situata nel rione Giudecca, dove creava strumenti musicali che affascinavano musicisti e appassionati di tutto il mondo. Nicola era un perfezionista, dedicando tempo ed energie allo studio, alla ricerca, e al disegno di nuove forme per rendere i suoi strumenti insuperabili per aspetto, qualità del suono, acustica e vernice.
Le sue creazioni hanno suscitato la meraviglia degli esperti, ricevendo il primo premio con medaglia d'oro in occasione di una manifestazione a cui aveva partecipato con alcuni esemplari della sua produzione. In questa occasione, Nicola conobbe il liutologo Gioacchino Pasqualini, con cui instaurò una fitta corrispondenza. Nicola De Bonis è stato dichiarato maestro liutaio fuori concorso in seguito alla sua partecipazione a diversi concorsi.
Secondo il liutologo Angelo Gilardino, Nicola De Bonis è considerato uno dei cinque grandi maestri della liuteria italiana del Novecento nati entro il 1920. Gilardino, pur non avendolo mai conosciuto di persona, ha studiato la sua opera, definendo una sua chitarra classica in palissandro ornata da intarsi in madreperla "la suprema". Nicola era noto per la spiritualità che emergeva dai suoi strumenti.
Nonostante i suoi successi, Nicola è rimasto legato alla sua famiglia, al suo laboratorio e alla sua comunità, rifiutando offerte che lo avrebbero allontanato da Bisignano. La sua figura è oggi ricordata come quella di un artigiano-artista che ha saputo innalzare il lavoro manuale alla dignità dell'arte.