Giovan Battista de Paola
Giovan Battista de Paola fu vescovo di Bisignano nel XVII secolo. Fu tra coloro che sostennero l'arrivo e l'insediamento dell'ordine degli Scolopi a Bisignano nel 1627. Insieme al principe Luigi I Sanseverino, concesse loro benefici e il terreno per la costruzione del collegio. Questo sostegno fu cruciale per lo sviluppo dell'attività educativa e religiosa degli Scolopi nella città.
Nel 1634, Giovan Battista de Paola certificò che la città era talmente deserta che l'erario del principe non riusciva a trovare dieci persone per soldati.
Durante il suo episcopato, nel 1638, un violento terremoto scosse la Calabria, causando danni significativi a Bisignano, inclusi edifici come la Cattedrale e le case del vescovo. Dopo il terremoto, furono eletti diversi santi protettori della città, tra cui San Giuseppe, San Francesco di Paola, San Domenico, Sant'Antonio da Padova e San Filippo Neri.
Nel 1643, il principe di Bisignano proibì al vescovo di ordinare altri chierici, preoccupato che un numero eccessivo di essi esentasse le famiglie dal pagamento delle tasse.
Il vescovo de Paola operò in un contesto di Controriforma, periodo in cui la Chiesa cattolica cercava di rinnovarsi e contrastare le idee protestanti. L'arrivo degli Scolopi, con la loro attenzione all'educazione, è in linea con questo spirito di rinnovamento.
Giovan Battista de Paola è stata una figura importante nella storia di Bisignano del XVII secolo, sia per il suo ruolo come guida spirituale che per la sua partecipazione attiva alla vita della città, sostenendo l'istruzione e la vita religiosa, anche di fronte a sfide e difficoltà come il terremoto e le tensioni con le autorità locali.
Fonti
- Rosario Curia, Cronotassi dei Vescovi della Diocesi di Bisignano (A.D 744-1990), Cosenza, Pellegrini, 1992
- Rosario D'Alessandro, Chiesa e Società in Calabria - I Sinodi di Bisignano (1630-1727), Cosenza, Tipolitografia Satem, 1998