Dominazione dei Bizantini a Bisignano: differenze tra le versioni
Creata pagina con "Durante il periodo bizantino, Bisignano assunse un ruolo militarmente strategico per la sua posizione al confine tra i territori longobardo e bizantino. Tra le città interne della Calabria, Bisignano e Cosenza erano le uniche due situate nell'attuale provincia cosentina. Sin dalle origini del dominio bizantino, Bisignano assunse il ruolo di riferimento e perno territoriale . Nel 983, Bisignano fu assegnata da Benedetto VII alla metropolia latina di Salerno, insieme a Ma..." |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 1: | Riga 1: | ||
Durante il periodo bizantino, Bisignano assunse un ruolo militarmente strategico per la sua posizione al confine tra i territori longobardo e bizantino. Tra le città interne della Calabria, Bisignano e Cosenza erano le uniche due situate nell'attuale provincia cosentina. Sin dalle origini del dominio bizantino, Bisignano assunse il ruolo di riferimento e perno territoriale | Durante il periodo bizantino, [[Bisignano]] assunse un ruolo militarmente strategico per la sua posizione al confine tra i territori longobardo e bizantino. Tra le città interne della Calabria, [[Bisignano]] e Cosenza erano le uniche due situate nell'attuale provincia cosentina. Sin dalle origini del [[Dominazione dei Bizantini a Bisignano|dominio bizantino]], [[Bisignano]] assunse il ruolo di riferimento e perno territoriale. | ||
Nel 983, Bisignano fu assegnata da Benedetto VII alla metropolia latina di Salerno, insieme a Malvito e Cosenza, evidenziando il contenzioso giurisdizionale tra Roma e Bisanzio per le diocesi della Calabria settentrionale | Nel 983, [[Bisignano]] fu assegnata da Benedetto VII alla metropolia latina di Salerno, insieme a Malvito e Cosenza, evidenziando il contenzioso giurisdizionale tra Roma e Bisanzio per le diocesi della Calabria settentrionale. | ||
I Bizantini si servirono a Cosenza di una procedura usata nella Puglia latina, dando al vescovo di Cosenza il titolo arcivescovile, rendendolo indipendente dal metropolita bizantino di Reggio | I Bizantini si servirono a Cosenza di una procedura usata nella Puglia latina, dando al vescovo di Cosenza il titolo arcivescovile, rendendolo indipendente dal metropolita bizantino di Reggio. | ||
Ancora nel 1166, quasi 120 anni dopo la conquista, in Val di Crati erano presenti i «catapani» a tutela del demanio regio, amministrandolo e smembrandolo sotto il controllo dei «magistri iustitiarii» | Ancora nel 1166, quasi 120 anni dopo la conquista, in Val di Crati erano presenti i «catapani» a tutela del demanio regio, amministrandolo e smembrandolo sotto il controllo dei «magistri iustitiarii». | ||
Bisignano può considerarsi una diocesi di fondazione bizantina, istituita dopo la scomparsa della diocesi di Thurio alla fine del VII secolo | [[Bisignano]] può considerarsi una diocesi di fondazione bizantina, istituita dopo la scomparsa della diocesi di Thurio alla fine del VII secolo. La [[Diocesi di Bisignano|diocesi di Bisignano]] nasce intorno a un progetto politico-militare-religioso. | ||
. La diocesi di Bisignano nasce intorno a un progetto politico-militare-religioso | |||
Dopo la caduta dell'Impero Romano, la presenza imperiale romana si restrinse e la cultura greca divenne il segno tangibile della presenza dei Bizantini in Italia. La Calabria bizantina divenne l'ambito storico in cui si coglieva l'incontro tra l'Oriente greco e l'Occidente latino. | |||
Dopo la caduta dell'Impero Romano, la presenza imperiale romana si restrinse e la cultura greca divenne il segno tangibile della presenza dei Bizantini in Italia | |||
. La Calabria bizantina divenne l'ambito storico in cui si coglieva l'incontro tra l'Oriente greco e l'Occidente latino | Tuttavia, le conoscenze attuali su [[Bisignano]] in età bizantina sono limitate. La città si reggeva sulla base del sistema politico e amministrativo del catepanato d’Italia, seguendo l’evoluzione dell’amministrazione generale dell’impero bizantino e osservandone la legislazione. | ||
Tuttavia, le conoscenze attuali su Bisignano in età bizantina sono limitate | L'organizzazione bizantina trovò una città in cui esisteva già una certa organizzazione religiosa, fonte di coesione sociale e di ordinamenti civili avanzati. | ||
. La città si reggeva sulla base del sistema politico e amministrativo del catepanato d’Italia, seguendo l’evoluzione dell’amministrazione generale dell’impero bizantino e osservandone la legislazione | |||
Inoltre, Bisignano aveva raggiunto un livello elevato di organizzazione interna e di strutturazione dei suoi servizi. | |||
L'organizzazione bizantina trovò una città in cui esisteva già una certa organizzazione religiosa, fonte di coesione sociale e di ordinamenti civili avanzati | |||
Inoltre, Bisignano aveva raggiunto un livello elevato di organizzazione interna e di strutturazione dei suoi servizi | |||
. | ==Fonti== | ||
*[[Bibliografia su Bisignano]] | |||
*[[Gaetano Gallo]], [[Cronistoria della Città di Bisignano]], Cosenza, 1901 | |||
*[[Rosalbino di Fasanella d'Amore di Ruffano]], [[Memorie storiche di Bisignano II]], Cosenza, 1965 | |||
*[[Rosario Curia]], [[Bisignano nella storia del Mezzogiorno (dalle origini al XIX sec.)]], Cosenza, Pellegrini, 1985 | |||
*A.A.V.V., [[Bisignano e la val di Crati tra passato e futuro]], Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 1993 | |||
*[[Luigi Falcone]], [[Tradizione giuridica bizantina e prassi canonica latina nella diocesi di Bisignano. La formazione del patrimonio normativo fra X e XVI secolo]], Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 1999 | |||
*[[Luigi Falcone]], [[Minoranze etniche e culturali nella Calabria settentrionale fra XV e XIX secolo]], Progetto 2000, 2003 | |||
[[Categoria:Storia di Bisignano]] |
Versione attuale delle 13:00, 12 feb 2025
Durante il periodo bizantino, Bisignano assunse un ruolo militarmente strategico per la sua posizione al confine tra i territori longobardo e bizantino. Tra le città interne della Calabria, Bisignano e Cosenza erano le uniche due situate nell'attuale provincia cosentina. Sin dalle origini del dominio bizantino, Bisignano assunse il ruolo di riferimento e perno territoriale.
Nel 983, Bisignano fu assegnata da Benedetto VII alla metropolia latina di Salerno, insieme a Malvito e Cosenza, evidenziando il contenzioso giurisdizionale tra Roma e Bisanzio per le diocesi della Calabria settentrionale.
I Bizantini si servirono a Cosenza di una procedura usata nella Puglia latina, dando al vescovo di Cosenza il titolo arcivescovile, rendendolo indipendente dal metropolita bizantino di Reggio.
Ancora nel 1166, quasi 120 anni dopo la conquista, in Val di Crati erano presenti i «catapani» a tutela del demanio regio, amministrandolo e smembrandolo sotto il controllo dei «magistri iustitiarii».
Bisignano può considerarsi una diocesi di fondazione bizantina, istituita dopo la scomparsa della diocesi di Thurio alla fine del VII secolo. La diocesi di Bisignano nasce intorno a un progetto politico-militare-religioso.
Dopo la caduta dell'Impero Romano, la presenza imperiale romana si restrinse e la cultura greca divenne il segno tangibile della presenza dei Bizantini in Italia. La Calabria bizantina divenne l'ambito storico in cui si coglieva l'incontro tra l'Oriente greco e l'Occidente latino.
Tuttavia, le conoscenze attuali su Bisignano in età bizantina sono limitate. La città si reggeva sulla base del sistema politico e amministrativo del catepanato d’Italia, seguendo l’evoluzione dell’amministrazione generale dell’impero bizantino e osservandone la legislazione.
L'organizzazione bizantina trovò una città in cui esisteva già una certa organizzazione religiosa, fonte di coesione sociale e di ordinamenti civili avanzati.
Inoltre, Bisignano aveva raggiunto un livello elevato di organizzazione interna e di strutturazione dei suoi servizi.
Fonti
- Gaetano Gallo, Cronistoria della Città di Bisignano, Cosenza, 1901
- Rosario Curia, Bisignano nella storia del Mezzogiorno (dalle origini al XIX sec.), Cosenza, Pellegrini, 1985
- A.A.V.V., Bisignano e la val di Crati tra passato e futuro, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 1993
- Luigi Falcone, Tradizione giuridica bizantina e prassi canonica latina nella diocesi di Bisignano. La formazione del patrimonio normativo fra X e XVI secolo, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 1999
- Luigi Falcone, Minoranze etniche e culturali nella Calabria settentrionale fra XV e XIX secolo, Progetto 2000, 2003