Dominazione dei Longobardi a Bisignano

Da Besidiae.
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Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476, Bisignano passò sotto il dominio dei Goti e poi dei Longobardi nel 568. I Longobardi, popolo germanico, estesero il loro dominio su quasi tutta l'Italia, introducendo l'uso del duello, e occuparono anche Bisignano, dove il loro impero ebbe sede fino al 773. I nobili bisignanesi rimasero fedeli al diritto longobardo fino al 1322.

Durante il periodo longobardo, la circoscrizione civile delle Calabrie era incerta a causa dell'alternanza dei domini greci e longobardi, instabili per le incursioni dei Saraceni. L'Italia fu invasa da eserciti stranieri, che ne divisero il territorio in ducati, granducati, contee e principati, introducendo una sorta di anarchia feudale.

Bisignano si trovava in una posizione strategica, sulla linea di demarcazione tra i domini longobardi e bizantini. Questa linea, fin dai tempi del ducato di Arechi (590-640), costituì con grande approssimazione il confine tra i domini longobardo e bizantino. Successivamente, segnò il limes dell'impero carolingio e dell'impero d'Oriente e delimitò a sud il principato longobardo di Salerno, organizzato da Siconolfo (847-849).

Per queste caratteristiche, Bisignano si presentava come una diocesi di frontiera, nella quale confluirono esperienze e culture diverse, anche sul piano giuridico, come prova la redazione del Prochiron legum avvenuta in Val di Crati, nel territorio di Bisignano, intorno al X secolo.

La provincia greca crebbe a poco a poco dopo il 733, anno dello smembramento delle province del patriarcato romano a scapito del territorio dei Longobardi. Nell'896, i Greci con i Saraceni riconquistarono Cosenza, Bisignano e Rossano. Bisignano, quindi, variò disciplina e rito di chiesa secondo le contingenze storiche e la diversità del dominio politico e militare. Se era soggetta ai Longobardi, Bisignano osservava la disciplina e il rito latino ed era suffraganea di Roma o di Salerno; se, invece, il potere politico-militare era esercitato dai Bizantini, allora Bisignano osservava la disciplina e il rito greco, e diventava suffraganea di Reggio, sotto la soggezione del Patriarca di Costantinopoli.

Il Beveregio e la disposizione di Leone e di Fazio dell'886 tacciono del vescovato di Bisignano, perché allora Bisignano andava sotto il dominio non dei Greci, ma dei Longobardi. Ciò si accorda con la storia patria di questa età, che manifesta l'ondeggiamento del dominio longobardo e greco.

Bisignano fu per lungo tempo sotto il dominio dei duchi longobardi di Benevento, i quali, nel IX secolo, introdussero il rito latino nel territorio diocesano. Sulla linea di demarcazione tra i domini longobardo e bizantino, Bisignano continuerà ad essere ricordata nelle fonti greche tra le chiese vescovili calabresi suffraganee della Chiesa metropolitana di Reggio ancora nel IX secolo.


Fonti