Luigi Sanseverino (conte di Saponara)
Luigi I Sanseverino, noto anche come Luigi Sanseverino Conte di Saponara, rappresenta una figura chiave nella storia del Principato di Bisignano per essere colui che ha portato questo importante feudo sotto il controllo del ramo secondogenito della famiglia Sanseverino, quello dei Conti della Saponara.
La sua ascesa al titolo di Principe di Bisignano avvenne dopo l'estinzione della linea primogenita, segnata dalla morte di Nicolò Berardino Sanseverino, avvenuta a Napoli nel 1606. Questo evento scatenò complesse vicende ereditarie e dispute tra vari pretendenti. Fu in seguito a questi avvenimenti, e con la mediazione del re Filippo IV, che Luigi I Sanseverino, Conte di Saponara, ottenne una gran parte dei feudi che erano stati di Nicolò Bernardino, acquisendo il titolo di Principe di Bisignano. Questa successione al ramo secondogenito non fu automatica e richiese il pagamento di una somma considerevole, specificamente 500 mila ducati, al re di Spagna tramite una transazione, in quanto l'ammissione alla successione avveniva "fuori dalle linee previste dalle leggi del Regno" e "contro i privilegi che la famiglia invece rivendicava".
Il suo rapporto con Bisignano, nonostante il titolo acquisito, fu segnato da un allontanamento fisico. Luigi I Sanseverino abbandonò la sede originaria di Bisignano. Dopo un breve periodo di permanenza ad Acri, dove completò la costruzione dell'imponente palazzo risalente al Seicento (oggi noto come Palazzo Falcone), si ritirò definitivamente a Napoli.
Come Principe di Bisignano, egli deteneva anche il titolo ereditario di Ammiraglio del Regno. Tuttavia, sembra che non abbia avuto un ruolo attivo nella vita pubblica del suo tempo, poiché le fonti riferiscono che non partecipò agli avvenimenti politici e sociali della sua epoca.