Famiglia Barone
La storia della famiglia Barone a Bisignano è caratterizzata da una peculiarità nella sua origine nobiliare. Infatti, la famiglia Barone non faceva parte del primo Sedile di Bisignano, ma era aggregata al Seggio di Cosenza. Nonostante ciò, la loro presenza a Bisignano è documentata già nel 1732 attraverso la "Numerazione dei Fuochi", dove sono censiti diversi nuclei familiari Barone, sebbene questi non siano genealogicamente collegati alla famiglia Barone che fino a poco tempo fa risiedeva a Bisignano. Alcuni di questi "fuochi" Barone nel 1732 erano descritti come bracciali, ovvero lavoratori manuali.
Un momento significativo per la storia della famiglia Barone a Bisignano fu l'arrivo di Raffaele Barone, un facoltoso gentiluomo proveniente da Cosenza, che si stabilì nel Palazzo Barone di Bisignano intorno al 1815. Pur appartenendo al sedile nobiliare di Cosenza, dove alcuni membri della famiglia avevano ricoperto incarichi di esattori della Regia Corte dei pagamenti fiscali tra il 1764 e il 1785 senza tuttavia raggiungere posizioni di grande potere municipale, fu a Bisignano che il ramo della famiglia Barone divenne più radicato.
Nel corso del XIX secolo, la famiglia Barone acquisì notevole importanza a Bisignano, con figure come Luigi Barone (nato nel 1808 e morto nel 1884), valente avvocato, dottore in belle lettere e filosofia, qualificato come gentiluomo e proprietario, e che ricoprì anche la carica di sindaco di Bisignano in due periodi distinti (1850-1856 e 1861-1862). La famiglia Barone era anche legata alla Cattedrale di Bisignano.
È interessante notare che, nonostante le famiglie Barone presenti nel "Libro dei Fuochi" del 1732 non avessero legami genealogici con l'attuale famiglia residente, quest'ultima è oggi annoverata tra le famiglie che risiedono a Bisignano e che sono riportate nel "Libro d'Oro della Nobiltà Italiana", edito dal Collegio Araldico di Roma.