Famiglia Rende

Da Besidiae.
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La famiglia Rende affonda le sue radici nella storia di Bisignano, con origini nella terra di Rende in Calabria Citra intorno all'anno Mille.

Successivamente, un ramo della famiglia si stabilì a Bisignano, in un periodo in cui la città era sotto il dominio dei principi Sanseverino. Già alla fine del Duecento, la presenza della famiglia è attestata a Bisignano con Guglielmo Rende, che ricoprì la carica di arcidiacono della chiesa cattedrale e fu poi nominato Vescovo di Bisignano nel 1295, mantenendo l'incarico fino al 1315. Questa precoce ascesa nella gerarchia ecclesiastica testimonia una presenza radicata e influente della famiglia in città.

Nel corso dei secoli, la famiglia Rende si integrò nel tessuto sociale di Bisignano. Sono menzionati come possibili membri del patriziato, un ceto elevato della società bisignanese. Un legame significativo si instaurò con la famiglia Altomonte, una famiglia tenuta in grande considerazione a Bisignano. Questo legame è particolarmente evidente nel matrimonio tra Caterina Altomonte e Francesco Mazzulli, dalla cui unione nacque Serafina, che sposò Carlo Rende (morto nel 1811), il quale fu Sindaco dei Nobili nel 1783 e diede origine al ramo Rende-Altomonte.

Diversi membri della famiglia Rende hanno lasciato il segno nella storia locale. Oltre a Carlo, suo figlio Nicola Rende (1787-1858) si distinse per la sua attività intellettuale, essendo l'autore di una "Descrizione della città di Bisignano", purtroppo andata perduta. La famiglia dimostrò anche un impegno verso la comunità attraverso il patronato di opere d'arte per le chiese locali, come la commissione di una statua lignea della Madonna del Carmine per la Chiesa di Santo Stefano protomartire nel XIX secolo.

La famiglia Rende possedette anche il feudo di San Lauro, situato nelle pertinenze di San Marco Argentano, che originariamente appartenne ai Sanseverino e passò ai Rende, mantenendolo fino al 1631 con il barone Filippo. Inoltre, è ricordata una tradizione familiare legata alla processione del Bambinello Gesù alla vigilia di Natale che si svolgeva all'interno di casa Rende, coinvolgendo parenti, amici e dipendenti. Geronima Rende è menzionata come ava materna del Cavaliere Mario Luzzi, ammesso nell'Ordine di Malta nel 1589, evidenziando i legami nobiliari della famiglia. Nel XVIII secolo, la famiglia Rende figurava tra quelle del seggio di nobiltà di Bisignano presenti nella "Numerazione dei fuochi" del 1732.