Terremoto del 24 maggio 1184
Questo evento sismico, che alcune fonti indicano anche come avvenuto il 6 giugno 1184, fu un cataclisma che ebbe ripercussioni significative su Bisignano e su gran parte della Calabria.
Il terremoto si verificò il 24 maggio 1184 (che corrisponde al "Nono Kalendas Junii" secondo l'Anonimo Cassinese e al 6 giugno 1184 secondo un'altra fonte). Fu un evento "adeo magnus et terribilis" (così grande e terribile) che interessò tutta la Calabria, in particolare la Valle del Crati e la Val di Sinni.
Bisignano fu quasi distrutta da questo potente sisma. Insieme a Cosenza, subì l'atterramento e la distruzione delle sue antiche cattedrali. L'Anonimo Cassinese testimonia che "Ecclesiae omnes et alia aedificia murorum corruerunt..." (Tutte le chiese e gli altri edifici murari crollarono...), sottolineando la vastità della devastazione a Bisignano e altrove.
Il terremoto non colpì solo Bisignano e Cosenza, ma diversi centri della Calabria settentrionale, causando morti e rovine ovunque nella Valle del Crati. La parte meridionale del Vallo Cosentino, a sud di Bisignano, fu particolarmente colpita.
Una teoria suggerisce che il nome stesso di Cosenza potrebbe essere legato a questo terremoto. "Cosentia" potrebbe derivare dal "consensus" (accordo) con cui la popolazione decise di spostare la città dopo che il vecchio abitato era stato distrutto dal terremoto del 24 maggio 1184.
Dopo la devastazione, sia Bisignano che Cosenza furono ricostruite. A Bisignano, l'edificio ricostruito dopo il terremoto del 1184, a partire dalla prima campata, presenta legami architettonici con le cattedrali di Santa Severina e di Umbriatico, nonché influenze franco-borgognone riscontrabili anche a Casamari e Fossanova. I lavori di ricostruzione a Bisignano si protrassero per alcuni anni, essendo ancora in corso nel 1196. Il portale della cattedrale ricostruita potrebbe essere un elemento risalente alla fine dell'XI o all'inizio del XII secolo, quindi successivo al terremoto del 1084 e verosimilmente parte della ricostruzione post-1184.
Questo evento sismico si inserisce in un periodo difficile per la Calabria, segnato anche da carestie e pestilenze durante il governo di Guglielmo II (tra il 1184 e il 1185). Il terremoto fu preceduto da un periodo di siccità che aveva danneggiato i raccolti e fu seguito da ulteriori scosse significative nel giugno e nel dicembre dello stesso anno.
Il terremoto del 1184 si verificò durante l'episcopato di Rinaldo (II), che guidò la diocesi di Bisignano dal 1182 al 1191.