Chiesa di San Giuseppe degli Scolopi
La Chiesa di San Giuseppe degli Scolopi a Bisignano ha una storia significativa, essendo stata un importante centro religioso e culturale. La chiesa fu voluta dai padri Scolopi nel XVII secolo, quando era ancora in vita San Giuseppe Calasanzio, fondatore della Congregazione delle Scuole Pie. Gli Scolopi aprirono il loro convento e la scuola annessa nel 1627, grazie all'interessamento di don Ottavio de Pretio, succantore della Cattedrale di Bisignano. Don Ottavio de Pretio, dopo aver conosciuto l'opera delle Scuole Pie a Napoli, concesse la propria abitazione alla giovane congregazione religiosa, sorta appena nel 1621 . La chiesa è attualmente sede del Museo Diocesano di Arte Sacra . Questo sottolinea l'importanza storica e architettonica dell'edificio, che da luogo di culto è stato trasformato in spazio espositivo. Il museo è stato istituito per preservare e mostrare oggetti di valore storico-artistico provenienti dalle chiese della diocesi, che ora è stata soppressa. L'obiettivo è quello di conservare la testimonianza di una diocesi scomparsa a seguito della riorganizzazione dei distretti diocesani. La diocesi di Bisignano, infatti, è stata soppressa nel 1979 e aggregata all'Arcidiocesi di Cosenza . L'edificio sacro ha una notevole importanza dal punto di vista artistico e architettonico . La chiesa è situata nel quartiere di Santa Croce. L'ordine degli Scolopi si stabilì a Bisignano nel 1632, aprendovi un pubblico insegnamento. Nel 1641, il P. Giovanni Evangelista Epifanio da Sant'Elia si recò a Bisignano per seguire l'opera della congregazione. Dopo il terremoto del 1638, il P. Giuseppe Sciarillo andò a Bisignano. La presenza degli Scolopi a Bisignano è stata caratterizzata da un fervore di attività educativa e religiosa . La chiesa, attualmente museo, conserva al suo interno una vasta collezione di oggetti che includono paramenti liturgici, dipinti, arredi sacri, suppellettili sacre, argenteria e sculture lignee . Vi sono anche quadri della quadreria vescovile e oggetti in disuso liturgico dopo il Concilio Vaticano II. Il tesoro del Duomo, appartenente al Capitolo della Cattedrale, è esposto nel museo. A causa della grande quantità di opere, il museo adotta un sistema di esposizione rotativa, ad eccezione di alcuni pezzi di particolare rilievo. Il museo espone anche opere d'arte restaurate.