Museo della ceramica a cielo aperto: differenze tra le versioni
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Versione delle 16:37, 22 mar 2025


Il Museo a cielo aperto di Bisignano è situato sulla collina Castello, un punto centrale della città con vista sul massiccio del Pollino e sulla Valle del Crati. Inaugurato l'8 ottobre 2023, il museo si estende per 800 metri lineari e comprende 120 manufatti in ceramica, 24 targhe descrittive in maiolica e mosaici.
I manufatti in terracotta sono disposti lungo il perimetro della terrazza e rappresentano oggetti tipici della tradizione vasaia di Bisignano, come pignatte, candelabri, brocche e "ciarre" o "zir" per olio e vino. Le targhe esplicative, oltre a illustrare la funzione degli oggetti, recuperano anche termini dialettali in disuso.
L'idea del museo è nata dal dottor Lorenzo Cotroneo, cittadino onorario di Bisignano, che ha voluto onorare la promessa fatta al comune di abbellire la collina Castello con elementi rappresentativi dell'artigianato locale. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il maestro ceramista Mario Scuro e il sindaco Francesco Fucile, che ha curato le descrizioni storiche.
Il Museo a cielo aperto si inserisce in un progetto più ampio di creazione di una rete di musei a Bisignano, che comprende anche il Museo Diocesano di Arte Sacra, il Museo della liuteria, il Museo del Palio del Rinascimento e un futuro caffè letterario. L'obiettivo è valorizzare la cultura, la storia e le tradizioni della città, rendendola un'attrazione turistica e culturale per il comprensorio e la regione.
Gummulunu
Contenitore per l'acqua con due anse intrecciate a mano. La proprietà di isolante termico della materia ceramica garantiva di mantenere l'acqua fresca a lungo.
Grasta
Vaso portafiori deriva dal greco e signifiva "Ventre", in virtù della sua particolare forma.
Pignata
Vaso triansato utilizzato tradizionalmente per la cottura di legumi in forno a legna. La proprietà di isolante termico rende possibile una cottura "a fuoco lento".