Ai Caduti: differenze tra le versioni
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Il libro "Città di Bisignano, [[Ai Caduti]]" documenta la realizzazione del [[Monumento ai Caduti|monumento ai caduti]] a [[Bisignano]], un'opera dello scultore [[Francesco Bitonti]]. | |||
Il monumento, voluto dall'amministrazione comunale, è composto da tre figure bronzee: due guerrieri nudi che simboleggiano la guerra e la solidarietà e un cavallo che rappresenta [[Bisignano]], la pace e la bellezza. L'opera non è dedicata ai caduti di una specifica guerra ma a tutte le vittime di guerre, carestie e povertà di ogni epoca. Il monumento si colloca in [[Piazza del Viale Roma]]. L'obiettivo è di onorare i caduti e di stimolare una riflessione sui valori della pace e della solidarietà. Il libro include i testi di Gianfranco Labrosciano e le fotografie di Franco Menonte. | |||
Il libro descrive il processo di creazione del monumento, dalla fase di progettazione alla fusione del bronzo e all'installazione finale. L'artista ha usato una tecnica di fusione a cera persa, con diverse fasi di preparazione, fucinatura e finitura. Il testo spiega anche la scelta dei materiali, come i tubi in plastica per l'anima della scultura. L'opera vuole trasmettere messaggi di rifiuto della guerra e di solidarietà tra gli uomini. La somiglianza dei volti dei guerrieri con quello dell'artista simboleggia il conflitto interiore di ogni uomo. Le figure esprimono un profondo pathos, e il cavallo rappresenta il trionfo dell'umanità. Il libro sottolinea come l'arte sia un mezzo per unire il singolo con la totalità, e come il monumento possa essere uno stimolo per un impegno civile e morale. L'opera è un simbolo di memoria e speranza per il futuro. | Il libro descrive il processo di creazione del monumento, dalla fase di progettazione alla fusione del bronzo e all'installazione finale. L'artista ha usato una tecnica di fusione a cera persa, con diverse fasi di preparazione, fucinatura e finitura. Il testo spiega anche la scelta dei materiali, come i tubi in plastica per l'anima della scultura. L'opera vuole trasmettere messaggi di rifiuto della guerra e di solidarietà tra gli uomini. La somiglianza dei volti dei guerrieri con quello dell'artista simboleggia il conflitto interiore di ogni uomo. Le figure esprimono un profondo pathos, e il cavallo rappresenta il trionfo dell'umanità. Il libro sottolinea come l'arte sia un mezzo per unire il singolo con la totalità, e come il monumento possa essere uno stimolo per un impegno civile e morale. L'opera è un simbolo di memoria e speranza per il futuro. | ||
==Fonti== | |||
*[[Città di Bisignano]], ''[[Ai Caduti]]'', Lamezia Terme (CZ), Tipolitografia Perri, 1997 | |||
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Versione delle 19:24, 24 feb 2025

Il libro "Città di Bisignano, Ai Caduti" documenta la realizzazione del monumento ai caduti a Bisignano, un'opera dello scultore Francesco Bitonti.
Il monumento, voluto dall'amministrazione comunale, è composto da tre figure bronzee: due guerrieri nudi che simboleggiano la guerra e la solidarietà e un cavallo che rappresenta Bisignano, la pace e la bellezza. L'opera non è dedicata ai caduti di una specifica guerra ma a tutte le vittime di guerre, carestie e povertà di ogni epoca. Il monumento si colloca in Piazza del Viale Roma. L'obiettivo è di onorare i caduti e di stimolare una riflessione sui valori della pace e della solidarietà. Il libro include i testi di Gianfranco Labrosciano e le fotografie di Franco Menonte.
Il libro descrive il processo di creazione del monumento, dalla fase di progettazione alla fusione del bronzo e all'installazione finale. L'artista ha usato una tecnica di fusione a cera persa, con diverse fasi di preparazione, fucinatura e finitura. Il testo spiega anche la scelta dei materiali, come i tubi in plastica per l'anima della scultura. L'opera vuole trasmettere messaggi di rifiuto della guerra e di solidarietà tra gli uomini. La somiglianza dei volti dei guerrieri con quello dell'artista simboleggia il conflitto interiore di ogni uomo. Le figure esprimono un profondo pathos, e il cavallo rappresenta il trionfo dell'umanità. Il libro sottolinea come l'arte sia un mezzo per unire il singolo con la totalità, e come il monumento possa essere uno stimolo per un impegno civile e morale. L'opera è un simbolo di memoria e speranza per il futuro.
Fonti
- Città di Bisignano, Ai Caduti, Lamezia Terme (CZ), Tipolitografia Perri, 1997