Differenze tra le versioni di "Giovanni Fiore"
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Nacque (lasciò scritto il Capialbi nella ''Biografia Napolet:'') in Cropani ai 5 giugno 1622, ed abbandonò nell'età di sedici anni le domestiche mura per indossare le ruvide lane cappuccine. Compito il noviziato e divenuto professo s'incamminò agli studii sotto la | Nacque (lasciò scritto il Capialbi nella ''Biografia Napolet:'') in Cropani ai 5 giugno 1622, ed abbandonò nell'età di sedici anni le domestiche mura per indossare le ruvide lane cappuccine. Compito il noviziato e divenuto professo s'incamminò agli studii sotto la | ||
scorta di valenti maestri, e con ispecialità del famigerato nella sua Riforma F.Bernardo da Reggio. Buona intelligenza ed applicazione non interrotta lo fecero molto progredire nelle scienze, e nelle belle lettere, onde fatto sacerdote, e dietro rigoroso esame approvato Lettore, fu spedito al convento di Stilo col duplice impiego della lettura e della guardiania. Non aveva ancor terminato il corso solito delle Lezioni, che venne scelto Diffinitore, e poscia confermato per più triennii Guardiano; replicate fiate Custode anche | scorta di valenti maestri, e con ispecialità del famigerato nella sua Riforma F.Bernardo da Reggio. Buona intelligenza ed applicazione non interrotta lo fecero molto progredire nelle scienze, e nelle belle lettere, onde fatto sacerdote, e dietro rigoroso esame approvato Lettore, fu spedito al convento di Stilo col duplice impiego della lettura e della guardiania. Non aveva ancor terminato il corso solito delle Lezioni, che venne scelto Diffinitore, e poscia confermato per più triennii Guardiano; replicate fiate Custode anche | ||
pe' Capitoli generali fu nominato, e Ministro Provinciale della Provincia di Reggio, che governò per un quatriennio dal 1665 al 1669. Varie gelose delegazioni egli ebbe altresi dalla S.Congregazione; e Commessario generale della Provincia di Palermo fu eletto nel 1671 da F. Stefano da Cesena , allora Generale de' cappuccini. Qual fosse stata la condotta del nostro F. Giovanni tenuta nell'amministrazione di siffatte cariche, ben può ravvisarsi dalle lodi a piena bocca dategli dai suoi confratelli. Nel 1682 era stato nominato Commessario generale della provincia di Otranto; ma non accettò l'incumbenza per vivere quietamente nella sua cella e fra i libri. Infatti era egli laboriosissimo ed assiduo al tavolino, come ce lo dimostrano le non poche opere uscite dalla di lui penna, e rimaste dopo la sua morte mss: nei conventi di Cropani e di Monteleone (1) e li due | pe' Capitoli generali fu nominato, e Ministro Provinciale della Provincia di Reggio, che governò per un quatriennio dal 1665 al 1669. Varie gelose delegazioni egli ebbe altresi dalla S.Congregazione; e Commessario generale della Provincia di Palermo fu eletto nel 1671 da F. Stefano da Cesena , allora Generale de' cappuccini. Qual fosse stata la condotta del nostro F. Giovanni tenuta nell'amministrazione di siffatte cariche, ben può ravvisarsi dalle lodi a piena bocca dategli dai suoi confratelli. Nel 1682 era stato nominato Commessario generale della provincia di Otranto; ma non accettò l'incumbenza per vivere quietamente nella sua cella e fra i libri. Infatti era egli laboriosissimo ed assiduo al tavolino, come ce lo dimostrano le non poche opere uscite dalla di lui penna, e rimaste dopo la sua morte mss: nei conventi di Cropani e di Monteleone (1) e li due volumi messi alla luce postumi, nei quali delle Calabrie distesamente si tratta. Essi sono 1.° ''La Calabria illustrata, opera varia istorica in cui non solo regolatamente si descrive con perfetta corografia la situazione, promontorii, porti, seni di mare, città, castella, fortezze, nomi delle medesime e loro origine, ma anche con esatta cronologia si registrano i Dominanti, le antiche Repubbliche, e i fatti d'armi in esse accaduti, Napoli 1691.'' - 2.° ''La Calabria illustrata, in cui si descrivono: il culto divino della Calabria, prima e dopo il Vangelo, le Vite dei Martiri, Pontefici, Abati, Confessori ecc., che fiorirono in essa fino al corrente anno 1743; come ancora la Serie de' Santi non nati ma morti in Calabria, delle reliquie, delle sacre immagini, de' Vescovi e loro Chiese, de' Religiosi, loro monisteri e | ||
superiori provinciali, delle feste, costumanze, ed infine il Martirologio di Calabria, Napoli 1743''. | |||
1 ) I mss: lasciati sono: ''Plausus doctrinae Seraphici S. Bonaventurae illustrium Scriptorum subscriptionibus conclamatus'', tomi 4 , in fol: - ''Martyrologium Romanum Monasticum'', un tom: in f: - ''La Basilica Lateranense sostenuta dalle spalle francescane'', un tomo in fol: - ''Sopra le tre giornate di oro di Mons: Agazio di Somma'', un tomo in 4.° - ''Quaresimale'', un vol: in fol: ''Santuario'', un vol: in fol: » Stanno nel convento di Cropani. | |||
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Versione delle 20:28, 28 mag 2023
Giovanni Fiore era un frate dei Minori Cappuccini, scrittore e autore Della Calabria illustrata. È nato a Cropani il 5 giugno 1622 e ivi morto il 5 dicembre 1683.
da Luigi Accattatis, Le biografie degli Uomini illustri delle Calabrie, Cosenza, 1869
Nacque (lasciò scritto il Capialbi nella Biografia Napolet:) in Cropani ai 5 giugno 1622, ed abbandonò nell'età di sedici anni le domestiche mura per indossare le ruvide lane cappuccine. Compito il noviziato e divenuto professo s'incamminò agli studii sotto la scorta di valenti maestri, e con ispecialità del famigerato nella sua Riforma F.Bernardo da Reggio. Buona intelligenza ed applicazione non interrotta lo fecero molto progredire nelle scienze, e nelle belle lettere, onde fatto sacerdote, e dietro rigoroso esame approvato Lettore, fu spedito al convento di Stilo col duplice impiego della lettura e della guardiania. Non aveva ancor terminato il corso solito delle Lezioni, che venne scelto Diffinitore, e poscia confermato per più triennii Guardiano; replicate fiate Custode anche pe' Capitoli generali fu nominato, e Ministro Provinciale della Provincia di Reggio, che governò per un quatriennio dal 1665 al 1669. Varie gelose delegazioni egli ebbe altresi dalla S.Congregazione; e Commessario generale della Provincia di Palermo fu eletto nel 1671 da F. Stefano da Cesena , allora Generale de' cappuccini. Qual fosse stata la condotta del nostro F. Giovanni tenuta nell'amministrazione di siffatte cariche, ben può ravvisarsi dalle lodi a piena bocca dategli dai suoi confratelli. Nel 1682 era stato nominato Commessario generale della provincia di Otranto; ma non accettò l'incumbenza per vivere quietamente nella sua cella e fra i libri. Infatti era egli laboriosissimo ed assiduo al tavolino, come ce lo dimostrano le non poche opere uscite dalla di lui penna, e rimaste dopo la sua morte mss: nei conventi di Cropani e di Monteleone (1) e li due volumi messi alla luce postumi, nei quali delle Calabrie distesamente si tratta. Essi sono 1.° La Calabria illustrata, opera varia istorica in cui non solo regolatamente si descrive con perfetta corografia la situazione, promontorii, porti, seni di mare, città, castella, fortezze, nomi delle medesime e loro origine, ma anche con esatta cronologia si registrano i Dominanti, le antiche Repubbliche, e i fatti d'armi in esse accaduti, Napoli 1691. - 2.° La Calabria illustrata, in cui si descrivono: il culto divino della Calabria, prima e dopo il Vangelo, le Vite dei Martiri, Pontefici, Abati, Confessori ecc., che fiorirono in essa fino al corrente anno 1743; come ancora la Serie de' Santi non nati ma morti in Calabria, delle reliquie, delle sacre immagini, de' Vescovi e loro Chiese, de' Religiosi, loro monisteri e superiori provinciali, delle feste, costumanze, ed infine il Martirologio di Calabria, Napoli 1743.
1 ) I mss: lasciati sono: Plausus doctrinae Seraphici S. Bonaventurae illustrium Scriptorum subscriptionibus conclamatus, tomi 4 , in fol: - Martyrologium Romanum Monasticum, un tom: in f: - La Basilica Lateranense sostenuta dalle spalle francescane, un tomo in fol: - Sopra le tre giornate di oro di Mons: Agazio di Somma, un tomo in 4.° - Quaresimale, un vol: in fol: Santuario, un vol: in fol: » Stanno nel convento di Cropani.
Il titolo
Giovanni Fiore, Della Calabria illustrata, Napoli, 1691