Tradizioni popolari in Bisignano: differenze tra le versioni
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"[[Tradizioni popolari in Bisignano]]" di [[Rosario Curia]] è un'opera che esplora in dettaglio la cultura e le tradizioni popolari di [[Bisignano]]. L'autore, appassionato studioso locale, ha dedicato anni alla ricerca e documentazione del patrimonio storico, culturale, religioso e artistico della sua città. | |||
Il libro affronta diversi aspetti della vita e delle usanze di Bisignano, tra cui: il dialetto locale, considerato una parte basilare delle tradizioni culturali, con radici nella lingua osca; l'onomastica, analizzando l'origine dei cognomi e soprannomi, spesso derivati da patronimici, condizioni sociali o caratteristiche fisiche; i riti e le usanze, descrivendo le pratiche legate alla nascita, al matrimonio e alla morte; credenze e superstizioni, approfondendo il mondo delle credenze popolari, come i "Monacelli" (elfi), il malocchio, la magia, e le pratiche di scongiuro; maghi e "magarie", esplorando le figure di maghi e streghe, le loro pratiche, e i metodi di divinazione; l'influenza del fatalismo, sottolineando come il destino e la sorte influenzino ancora la mentalità popolare; i giochi tradizionali, descrivendo giochi come la giostra del Saraceno e l'albero della cuccagna; le tradizioni culinarie, illustrando i dolci natalizi tipici e le usanze legate alla preparazione del cibo; la comunità ebraica, esaminando la presenza e l'influenza degli Ebrei nella storia di Bisignano, in particolare nel settore tessile e commerciale; strumenti musicali tradizionali, come la "tromba del Venerdì Santo" e il "flauto" dei pastori, e i riti della Settimana Santa; racconti e leggende popolari, come la storia del coccodrillo nel fiume Crati, le streghe e il tesoro del castello; i canti tradizionali e le feste popolari, inclusa la festività della Madonna del Pettoruto; le confraternite religiose, evidenziandone il ruolo nella società e nella storia locale. | |||
Il libro si conclude con un'appendice che descrive [[Bisignano]] nel Cinquecento attraverso una litografia, e una bibliografia. "[[Tradizioni popolari in Bisignano]]" è un'opera esaustiva che mira a preservare e tramandare il ricco patrimonio culturale di [[Bisignano]]. | |||
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*[[Rosario Curia]], ''[[Tradizioni popolari in Bisignano]]'', Cosenza, Pellegrini, 1994 | |||
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Versione attuale delle 18:26, 24 feb 2025

"Tradizioni popolari in Bisignano" di Rosario Curia è un'opera che esplora in dettaglio la cultura e le tradizioni popolari di Bisignano. L'autore, appassionato studioso locale, ha dedicato anni alla ricerca e documentazione del patrimonio storico, culturale, religioso e artistico della sua città.
Il libro affronta diversi aspetti della vita e delle usanze di Bisignano, tra cui: il dialetto locale, considerato una parte basilare delle tradizioni culturali, con radici nella lingua osca; l'onomastica, analizzando l'origine dei cognomi e soprannomi, spesso derivati da patronimici, condizioni sociali o caratteristiche fisiche; i riti e le usanze, descrivendo le pratiche legate alla nascita, al matrimonio e alla morte; credenze e superstizioni, approfondendo il mondo delle credenze popolari, come i "Monacelli" (elfi), il malocchio, la magia, e le pratiche di scongiuro; maghi e "magarie", esplorando le figure di maghi e streghe, le loro pratiche, e i metodi di divinazione; l'influenza del fatalismo, sottolineando come il destino e la sorte influenzino ancora la mentalità popolare; i giochi tradizionali, descrivendo giochi come la giostra del Saraceno e l'albero della cuccagna; le tradizioni culinarie, illustrando i dolci natalizi tipici e le usanze legate alla preparazione del cibo; la comunità ebraica, esaminando la presenza e l'influenza degli Ebrei nella storia di Bisignano, in particolare nel settore tessile e commerciale; strumenti musicali tradizionali, come la "tromba del Venerdì Santo" e il "flauto" dei pastori, e i riti della Settimana Santa; racconti e leggende popolari, come la storia del coccodrillo nel fiume Crati, le streghe e il tesoro del castello; i canti tradizionali e le feste popolari, inclusa la festività della Madonna del Pettoruto; le confraternite religiose, evidenziandone il ruolo nella società e nella storia locale.
Il libro si conclude con un'appendice che descrive Bisignano nel Cinquecento attraverso una litografia, e una bibliografia. "Tradizioni popolari in Bisignano" è un'opera esaustiva che mira a preservare e tramandare il ricco patrimonio culturale di Bisignano.
Argomenti presenti nel libro - come da Indice
Tradizioni popolari in Bisignano
Il dialetto
Onomastica
Per la nascita
Il matrimonio
Il rito funebre
Credenze e superstizioni
Gli elfi di Bisignano detti "Monacelli"
Le superstizioni generali
Sacralità del numero "tre"
Il malocchio e altre forme di superstizione
Maghi e magarìe
Affascino e fatalismo
Fatalismo o fatalità
Rioni e cerimonie pubbliche - Rivalità tra rioni
Giuochi tradizionali
Tradizionali dolci natalizi
Gli Ebrei della Giudecca di Bisignano
Strumenti tradizionali
I riti della Settimana Santa
Racconti bisignanesi
Canti e danze
Festività del Pettoruto
Confraternite e tridui
Fonti
- Rosario Curia, Tradizioni popolari in Bisignano, Cosenza, Pellegrini, 1994