Differenze tra le versioni di "Delle Città d'Italia e sue Isole adiacenti"

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Città nel Regno di Napoli nella Calabria Citeriore.
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Città nel Regno di Napoli nella Calabria Citeriore.


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BISIGNANO
BISIGNANO
CITTA' DEL REGNO DI NAPOLI<br>
CITTA' DEL REGNO DI NAPOLI<br>
NELLA CALABRIA CITERIORE<br><br>
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E' Situata l'antichissima di BISIGNANO nel Seno della Calabria Citeriore quasi in egual distanza dal Mare Jonio, e Tirreno; riguardando Ella dalla parte di Tramontana la Città di ''Corigliano'' nell'Adriatico, e da quella di Ponente la Città di ''Paola'' nel Mediterraneo. Dalla prima è distante circa miglia diciotto, e dalla seconda circa miglia ventiquattro. Siccome miglia sedici e lontana dalla Città di ''Cosenza'' capo della suddetta Provincia di Calabria Citra. Essa Città di Bisignano è collocata sul dorso di sette Colli, in mezzo de' quali sù d'un Monte molto elevatoè stato un gran Castello, che presentemente è tutto diruto, e se ne veggono appena i miseri avanzi. Diedesi alla divozione di Annibale, come tutte le altre Città de' Brutii. Ritornò indi alla fede Romana per mezzo del Console Gneo Servilio Cepione, e passò alla divozione di Roma con le medesime condizioni, che ammessi furono i Lucani.
E' Situata l'antichissima di BISIGNANO nel Seno della Calabria Citeriore quasi in egual distanza dal Mare Jonio, e Tirreno; riguardando Ella dalla parte di Tramontana la Città di ''Corigliano'' nell'Adriatico, e da quella di Ponente la Città di ''Paola'' nel Mediterraneo. Dalla prima è distante circa miglia diciotto, e dalla seconda circa miglia ventiquattro. Siccome miglia sedici e lontana dalla Città di ''Cosenza'' capo della suddetta Provincia di Calabria Citra. Essa Città di Bisignano è collocata sul dorso di sette Colli, in mezzo de' quali sù d'un Monte molto elevato è stato un gran Castello, che presentemente è tutto diruto, e se ne veggono appena i miseri avanzi. Diedesi alla divozione di Annibale, come tutte le altre Città de' Brutii. Ritornò indi alla fede Romana per mezzo del Console Gneo Servilio Cepione, e passò alla divozione di Roma con le medesime condizioni, che ammessi furono i Lucani.
Ignorasi la vera origine di questà Città, che latinamente dicesi ''Besidia'' da Tito Livio nel numero del più ''Besidiae''. Stefano scrive essere stata edificata dagli Ausonii. Non si sa parimente da chi, e quando sia stata fatta Città. Ritrovasi bensì ornata della Dignità Vescovile fino da' primi secoli della Chiesa, e vi è memoria, che ''Andronio'' di lei Vescovo intervenne al Concilio Romano sotto il Pontificato di Zaccaria, nell'anno della Grazia 743. I Vescovi di Bisignano non riconoscono Metropolitano; ma appartengono immediatamente alla Santa Sede Apostolica, come dal Registro di Celestino III.
Ignorasi la vera origine di questà Città, che latinamente dicesi ''Besidia'' da Tito Livio nel numero del più ''Besidiae''. Stefano scrive essere stata edificata dagli Ausonii. Non si sa parimente da chi, e quando sia stata fatta Città. Ritrovasi bensì ornata della Dignità Vescovile fino da' primi secoli della Chiesa, e vi è memoria, che ''Andronio'' di lei Vescovo intervenne al Concilio Romano sotto il Pontificato di Zaccaria, nell'anno della Grazia 743. I Vescovi di Bisignano non riconoscono Metropolitano; ma appartengono immediatamente alla Santa Sede Apostolica, come dal Registro di Celestino III.


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Lo ''Stemma'' di detta Città rappresenta un Cavallo sfrenato fra due monti nell'atto di saltare in aria, co' due piedi dinanzi.
Lo ''Stemma'' di detta Città rappresenta un Cavallo sfrenato fra due monti nell'atto di saltare in aria, co' due piedi dinanzi.
La ''Campagna'' di Bisignano è vasta, deliziosa, e fertile, arborata per lo più di Quercie, Olive, Vigne, e d'Alberi fruttiferi d'ogni sorte; come anche di Gelsi per nudrire i Bachi da seta. Tiene pianure molto ampie, ed amenissime Valli, e Colline grate non meno a Bacco, ed a Pomona, che a Cerere. Ha de' Boschi per diletto, e per l'utile della cacciagione, tanto de' Volatili, quanto de' Quadrupedi. Viene detta Campagna irrigata da varj Fiumi, il principal de' quali è dalla parte d'Occidente il famoso ''Crati'' che tributa alla Città quantità incredibile di Pesci. Quindi videsi il fertilissimo Terreno di questo Paese abbondante di Grano, Vino, Olio molto stimabile per la buona qualità, di frutti d'ogni spezie, di qualsisia altra cosa all'Uman vivere non sol necessaria, ma pur anche utile, e dilettevole, talmente che, per rapporto alla grandezza, e fecondità della Campagna, nulla affatto manca, nè ci ha cosa in qualunque genere da desiderare.
La ''Campagna'' di Bisignano è vasta, deliziosa, e fertile, arborata per lo più di Quercie, Olive, Vigne, e d'Alberi fruttiferi d'ogni sorte; come anche di Gelsi per nudrire i Bachi da seta. Tiene pianure molto ampie, ed amenissime Valli, e Colline grate non meno a Bacco, ed a Pomona, che a Cerere. Ha de' Boschi per diletto, e per l'utile della cacciagione, tanto de' Volatili, quanto de' Quadrupedi. Viene detta Campagna irrigata da varj Fiumi, il principal de' quali è dalla parte d'Occidente il famoso ''Crati'' che tributa alla Città quantità incredibile di Pesci. Quindi videsi il fertilissimo Terreno di questo Paese abbondante di Grano, Vino, Olio molto stimabile per la buona qualità, di frutti d'ogni spezie, di qualsisia altra cosa all'Uman vivere non sol necessaria, ma pur anche utile, e dilettevole, talmente che, per rapporto alla grandezza, e fecondità della Campagna, nulla affatto manca, nè ci ha cosa in qualunque genere da desiderare.
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Quanto agli ''Edifizi'' non si vede presentemente cosa rimarcabile, eccetto il ''Duomo'', il ''Palazzo Vescovile'', con la copiosa ''Pubblica Libreria'', ed il nuovo ''Seminario'' fra detto Duomo, e Palazzo, che in questi Paesi meritano l'attenzione de' Forestieri, e Viaggiatori. Gli accennati Edifizj sono disgiunti, ed alquanto distanti dal più abitato, e vi si passa per un Ponte di Fabbrica. La
Quanto agli ''Edifizi'' non si vede presentemente cosa rimarcabile, eccetto il ''Duomo'', il ''Palazzo Vescovile'', con la copiosa ''Pubblica Libreria'', ed il nuovo ''Seminario'' fra detto Duomo, e Palazzo, che in questi Paesi meritano l'attenzione de' Forestieri, e Viaggiatori. Gli accennati Edifizj sono disgiunti, ed alquanto distanti dal più abitato, e vi si passa per un Ponte di Fabbrica. La


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''Chiesa Cattedrale'' è grande, maestosa, riccamente ornata, e per ogni verso bellissima. Il ''Palazzo Vescovile'' è stato con nuove benintese Fabbriche ampliato, e notabilmente abbellito dall'odierno Vescovo Monsignor Don ''Bonaventura Sculco'' Patrizio Cotronese, dal quale è stata ancora in un braccio nuovamente fabbricato d'esso Palazzo eretta, e fondata con somma profusione di denajo la molto stimabile ''Biblioteca'' da esso lui destinata, ed aperta all'uso pubblico non solo di questa Città, ma de' convicini paesi ancora. Rendesi considerabile detta Biblioteca per i Plutej, o sieno le Scanzie, di squisiti legni lavorati da eccellente Artefice; per il numero de' Libri in ogni facoltà, e tutti scelti con qualche discernimento, ritrovandosi tutti capi di Opere, e de' migliori Autori in tutte le Scienze, ed Arti, ed in tutte le lingue; e finalmente per un bel Museo di Macchine di Medaglie, ed altri Monumenti, che possono servire allo studio dell'Antichità.
''Chiesa Cattedrale'' è grande, maestosa, riccamente ornata, e per ogni verso bellissima. Il ''Palazzo Vescovile'' è stato con nuove benintese Fabbriche ampliato, e notabilmente abbellito dall'odierno Vescovo Monsignor Don ''Bonaventura Sculco'' Patrizio Cotronese, dal quale è stata ancora in un braccio nuovamente fabbricato d'esso Palazzo eretta, e fondata con somma profusione di denajo la molto stimabile ''Biblioteca'' da esso lui destinata, ed aperta all'uso pubblico non solo di questa Città, ma de' convicini paesi ancora. Rendesi considerabile detta Biblioteca per i Plutej, o sieno le Scanzie, di squisiti legni lavorati da eccellente Artefice; per il numero de' Libri in ogni facoltà, e tutti scelti con qualche discernimento, ritrovandosi tutti capi di Opere, e de' migliori Autori in tutte le Scienze, ed Arti, ed in tutte le lingue; e finalmente per un bel Museo di Macchine di Medaglie, ed altri Monumenti, che possono servire allo studio dell'Antichità.
Dal medesimo odierno Vescovo è stato dai fondamenti eretto il nuovo, grande, e sontuoso ''Seminario'' attaccato alla Chiesa Cattedrale, ed al Palazzo Vescovile; ed un tale Edifizio rendesi molto stimabile per la bellezza, ed esattezza singolare del disegno formato da un'eccellente Architetto, ed eseguito con la spesa di molte migliaja di scudi. Tanto sulla Porta maggiore di esso Seminario, quanto fu quella della Libreria s'ammirano ben incise l'elegantissime Iscrizioni composte dal rinomatissimo Dottore Giovanni Lami, e dal Cav. Don Giuseppe Galzerano celebre Letterato della Città di Catanzaro.
Dal medesimo odierno Vescovo è stato dai fondamenti eretto il nuovo, grande, e sontuoso ''Seminario'' attaccato alla Chiesa Cattedrale, ed al Palazzo Vescovile; ed un tale Edifizio rendesi molto stimabile per la bellezza, ed esattezza singolare del disegno formato da un'eccellente Architetto, ed eseguito con la spesa di molte migliaja di scudi. Tanto sulla Porta maggiore di esso Seminario, quanto fu quella della Libreria s'ammirano ben incise l'elegantissime Iscrizioni composte dal rinomatissimo Dottore Giovanni Lami, e dal Cav. Don Giuseppe Galzerano celebre Letterato della Città di Catanzaro.
L'Iscrizione della Libreria di Bisignano composta dal detto Don Giuseppe Galzerano della Città di Catanzaro è la seguente:
L'Iscrizione della Libreria di Bisignano composta dal detto Don Giuseppe Galzerano della Città di Catanzaro è la seguente:


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(ISCRIZIONE)
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<br><br>L'altra Inscrizione del Celebre Dottor Lami è come segue.
<br><br>L'altra Inscrizione del Celebre Dottor Lami è come segue.
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<br><br>Circa il presente stato materiale della Città potrebbesi notare come ragguardevole anche il vetustissimo edifizio della ''Chiesa de' Padri Domenicani'' d'antica Architettura Gotica di non ordinaria grandezza, e altezza.
<br><br>Circa il presente stato materiale della Città potrebbesi notare come ragguardevole anche il vetustissimo edifizio della ''Chiesa de' Padri Domenicani'' d'antica Architettura Gotica di non ordinaria grandezza, e altezza.


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Sono stati illustri nella Santità il Beato ''Proclo Basiliano'', di cui nella vita di San Nilo diffusamente si parla. Il Beato ''Martino'' de' Minori di S.Francesco, il corpo del quale riposa in Ajello. Il Beato ''Arcangelo'' dell'Ordine de' Minimi. Il Paroco ''Marc' Antonio Solima'' celebre per la Santità della Vita, e per lo Spirito di Profezia. Il Padre ''Bernardino da Bisignano'' Cappuccino chiarissimo per la pietà, e per la dottrina, oltre il Padre ''Ruffino Ferrari'' seniore dell'istesso Ordine, che morì nel 1637. e l'altro Padre ''Ruffino'' pure Cappuccino, che volò in Cielo nel 1735. l'elogio de' quali si ritrova descritto nel secondo Tomo del Libro intitolato ''la Calabria illustrata'' dal Padre Gio. Fiore; oltre molti altri Cittadini, ed in particolare il Venerabile servo di Dio ''Umile da Bisignano'' Minore della più stretta Osservanza Laico, che nel secolo si chiamò Luca Antonio Pirozzo celeberrimo per la santità, e pel dono della Profezia, e de' Miracoli. Riposò nel Signore l'anno 1637. ed il di lui Corpo ritrovasi nella Chiesa de' Padri Riformati della medesima Città di Bisignano. Di detto Venerabile Servo di Dio Umile da Bisignano pende nella S.Congregazione de' Riti la Causa della Canonizzazione.
Sono stati illustri nella Santità il Beato ''Proclo Basiliano'', di cui nella vita di San Nilo diffusamente si parla. Il Beato ''Martino'' de' Minori di S.Francesco, il corpo del quale riposa in Ajello. Il Beato ''Arcangelo'' dell'Ordine de' Minimi. Il Paroco ''Marc' Antonio Solima'' celebre per la Santità della Vita, e per lo Spirito di Profezia. Il Padre ''Bernardino da Bisignano'' Cappuccino chiarissimo per la pietà, e per la dottrina, oltre il Padre ''Ruffino Ferrari'' seniore dell'istesso Ordine, che morì nel 1637. e l'altro Padre ''Ruffino'' pure Cappuccino, che volò in Cielo nel 1735. l'elogio de' quali si ritrova descritto nel secondo Tomo del Libro intitolato ''la Calabria illustrata'' dal Padre Gio. Fiore; oltre molti altri Cittadini, ed in particolare il Venerabile servo di Dio ''Umile da Bisignano'' Minore della più stretta Osservanza Laico, che nel secolo si chiamò Luca Antonio Pirozzo celeberrimo per la santità, e pel dono della Profezia, e de' Miracoli. Riposò nel Signore l'anno 1637. ed il di lui Corpo ritrovasi nella Chiesa de' Padri Riformati della medesima Città di Bisignano. Di detto Venerabile Servo di Dio Umile da Bisignano pende nella S.Congregazione de' Riti la Causa della Canonizzazione.
Nelle Lettere si segnalarono ''Gianfrido Solima'' famoso Giureconsulto de' suoi tempi, e fu anche Vescovo di questa Città. Il Padre ''Agostino de' Benedictis'' dell'Ordine de' Minimi'', ''Peleo Prezio'' ed altri.
Nelle Lettere si segnalarono ''Gianfrido Solima'' famoso Giureconsulto de' suoi tempi, e fu anche Vescovo di questa Città. Il Padre ''Agostino de' Benedictis'' dell'Ordine de' Minimi'', ''Peleo Prezio'' ed altri.
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Al presente fiorisce in qualche maniera la Letteratura, particolarmente nel Ceto degli Ecclesiastici; tra' quali merita il primo luogo Don ''Domenico Cassano'' Tesoriere della Cattedrale, che oltre d'essere eccellentissimo nell'Arte Medica, essendo tenuti a gran pregio i suoi Consulti, anche nella Capitale, si può dire, che abbia ancora una piena sufficiente cognizione di quasi tutto lo scibile. Egli è dotato
Al presente fiorisce in qualche maniera la Letteratura, particolarmente nel Ceto degli Ecclesiastici; tra' quali merita il primo luogo Don ''Domenico Cassano'' Tesoriere della Cattedrale, che oltre d'essere eccellentissimo nell'Arte Medica, essendo tenuti a gran pregio i suoi Consulti, anche nella Capitale, si può dire, che abbia ancora una piena sufficiente cognizione di quasi tutto lo scibile. Egli è dotato


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di una memoria fecondissima, che venendo accompagnata da indefessa applicazione, e da un fino discernimento, non vi è cosa la più difficile, ed oscura, di cui non discorra, e non iscriva con pulizia, e con franchezza, essendo il suo stile in ambedue le lingue latina, e italiana assai netto, ed elegante.
di una memoria fecondissima, che venendo accompagnata da indefessa applicazione, e da un fino discernimento, non vi è cosa la più difficile, ed oscura, di cui non discorra, e non iscriva con pulizia, e con franchezza, essendo il suo stile in ambedue le lingue latina, e italiana assai netto, ed elegante.
Di egual merito, ma più esposto al pubblico è Don ''Niccolò Canano'' di lui Fratello Germano, che avendo fatto i suoi primi studj sotto ottimi Maestri in Napoli, ed in Roma, dandosi poi in tutto ai Legali, meritò d'esier iscelto da Benedetto XIV. di gloriosa, ed eterna memoria, per Uditore della Nunziatura de' Svizzeri, ed ora esercita l'altra carica d'Uditore del Maggior Domo del Palazzo Apostolico con sommo applauso, e lode.
Di egual merito, ma più esposto al pubblico è Don ''Niccolò Canano'' di lui Fratello Germano, che avendo fatto i suoi primi studj sotto ottimi Maestri in Napoli, ed in Roma, dandosi poi in tutto ai Legali, meritò d'esier iscelto da Benedetto XIV. di gloriosa, ed eterna memoria, per Uditore della Nunziatura de' Svizzeri, ed ora esercita l'altra carica d'Uditore del Maggior Domo del Palazzo Apostolico con sommo applauso, e lode.
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Appartenente alla Diocesi, e nelle vicinanze di Bisignano esiste la Terra di ''Acrì'', la quale si è renduta in questi ultimi tempi celebre, come fortunata Patria del P. ''Angiolo di Acrì'' Cappuccino, morto il dì 30. di Ottobre dell'anno 1739., e di cui si stà ora trattando in Roma la Causa della Beatificazione; e per aver avuta anche la sorte di accogliere in un Monastero di Cappuccinelle, ivi fondato col di lui consiglio, la Sorella dell'odierno Principe di Bisignano D. ''Luigi Sanseverino'' Padrone di quel Feudo, chiamata nella Religione ''Suor Mariangiola del Crocifisso'', che in ugual concetto di Santità con segni molto straordinarj ai 3. dello stesso Mese di Ottobre dell'anno 1764. volò nel Cielo; essendosi sopratutto segnalata in vita coll'eroica pazienza, con cui sempre gioliva in volto, e quasi sempre ridente soffrì una lunga nojosissiima malattia di ben dieci anni, per la quale le ccuveniva di stare sempre ad un sito, piena di molti,
Appartenente alla Diocesi, e nelle vicinanze di Bisignano esiste la Terra di ''Acrì'', la quale si è renduta in questi ultimi tempi celebre, come fortunata Patria del P. ''Angiolo di Acrì'' Cappuccino, morto il dì 30. di Ottobre dell'anno 1739., e di cui si stà ora trattando in Roma la Causa della Beatificazione; e per aver avuta anche la sorte di accogliere in un Monastero di Cappuccinelle, ivi fondato col di lui consiglio, la Sorella dell'odierno Principe di Bisignano D. ''Luigi Sanseverino'' Padrone di quel Feudo, chiamata nella Religione ''Suor Mariangiola del Crocifisso'', che in ugual concetto di Santità con segni molto straordinarj ai 3. dello stesso Mese di Ottobre dell'anno 1764. volò nel Cielo; essendosi sopratutto segnalata in vita coll'eroica pazienza, con cui sempre gioliva in volto, e quasi sempre ridente soffrì una lunga nojosissiima malattia di ben dieci anni, per la quale le ccuveniva di stare sempre ad un sito, piena di molti,


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e diversi malori; onde è che di questa, e di tutte le altre sue eroiche virtù, se ne stanno già unendo le prove, per formarsene inbreve giuridica informazione ''auctoritate ordinaria'', non lasciando Iddio a sua intercessione di concedere molte segnalate grazie.
e diversi malori; onde è che di questa, e di tutte le altre sue eroiche virtù, se ne stanno già unendo le prove, per formarsene inbreve giuridica informazione ''auctoritate ordinaria'', non lasciando Iddio a sua intercessione di concedere molte segnalate grazie.


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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==

Versione attuale delle 18:00, 9 mar 2023

Delle Città d'Italia e sue Isole adiacenti

Delle Città d'Italia e sue Isole adiacenti - Litografia.png

BISIGNANO
Città nel Regno di Napoli nella Calabria Citeriore.


pag.321

BISIGNANO CITTA' DEL REGNO DI NAPOLI
NELLA CALABRIA CITERIORE

E' Situata l'antichissima di BISIGNANO nel Seno della Calabria Citeriore quasi in egual distanza dal Mare Jonio, e Tirreno; riguardando Ella dalla parte di Tramontana la Città di Corigliano nell'Adriatico, e da quella di Ponente la Città di Paola nel Mediterraneo. Dalla prima è distante circa miglia diciotto, e dalla seconda circa miglia ventiquattro. Siccome miglia sedici e lontana dalla Città di Cosenza capo della suddetta Provincia di Calabria Citra. Essa Città di Bisignano è collocata sul dorso di sette Colli, in mezzo de' quali sù d'un Monte molto elevato è stato un gran Castello, che presentemente è tutto diruto, e se ne veggono appena i miseri avanzi. Diedesi alla divozione di Annibale, come tutte le altre Città de' Brutii. Ritornò indi alla fede Romana per mezzo del Console Gneo Servilio Cepione, e passò alla divozione di Roma con le medesime condizioni, che ammessi furono i Lucani. Ignorasi la vera origine di questà Città, che latinamente dicesi Besidia da Tito Livio nel numero del più Besidiae. Stefano scrive essere stata edificata dagli Ausonii. Non si sa parimente da chi, e quando sia stata fatta Città. Ritrovasi bensì ornata della Dignità Vescovile fino da' primi secoli della Chiesa, e vi è memoria, che Andronio di lei Vescovo intervenne al Concilio Romano sotto il Pontificato di Zaccaria, nell'anno della Grazia 743. I Vescovi di Bisignano non riconoscono Metropolitano; ma appartengono immediatamente alla Santa Sede Apostolica, come dal Registro di Celestino III.

pag.322

Lo Stemma di detta Città rappresenta un Cavallo sfrenato fra due monti nell'atto di saltare in aria, co' due piedi dinanzi. La Campagna di Bisignano è vasta, deliziosa, e fertile, arborata per lo più di Quercie, Olive, Vigne, e d'Alberi fruttiferi d'ogni sorte; come anche di Gelsi per nudrire i Bachi da seta. Tiene pianure molto ampie, ed amenissime Valli, e Colline grate non meno a Bacco, ed a Pomona, che a Cerere. Ha de' Boschi per diletto, e per l'utile della cacciagione, tanto de' Volatili, quanto de' Quadrupedi. Viene detta Campagna irrigata da varj Fiumi, il principal de' quali è dalla parte d'Occidente il famoso Crati che tributa alla Città quantità incredibile di Pesci. Quindi videsi il fertilissimo Terreno di questo Paese abbondante di Grano, Vino, Olio molto stimabile per la buona qualità, di frutti d'ogni spezie, di qualsisia altra cosa all'Uman vivere non sol necessaria, ma pur anche utile, e dilettevole, talmente che, per rapporto alla grandezza, e fecondità della Campagna, nulla affatto manca, nè ci ha cosa in qualunque genere da desiderare. La Città è pochissimo popolata perchè in molte parti distrutta; onde assai scarseggia di Gente; sì rusticana per la cultura de' Campi, e custodia degli Armenti, come di gente Urbana per esercizio delle Arti; da quale mancanza di Artefici, d'Agricoltori, Pastori, e Bifolchi deriva un grande incomodo agli abitanti, e notabile detrimento delle Derrate, e rendite delle Chiese e delle Famiglie benestanti di essa Città. Quanto agli Edifizi non si vede presentemente cosa rimarcabile, eccetto il Duomo, il Palazzo Vescovile, con la copiosa Pubblica Libreria, ed il nuovo Seminario fra detto Duomo, e Palazzo, che in questi Paesi meritano l'attenzione de' Forestieri, e Viaggiatori. Gli accennati Edifizj sono disgiunti, ed alquanto distanti dal più abitato, e vi si passa per un Ponte di Fabbrica. La


pag.323

Chiesa Cattedrale è grande, maestosa, riccamente ornata, e per ogni verso bellissima. Il Palazzo Vescovile è stato con nuove benintese Fabbriche ampliato, e notabilmente abbellito dall'odierno Vescovo Monsignor Don Bonaventura Sculco Patrizio Cotronese, dal quale è stata ancora in un braccio nuovamente fabbricato d'esso Palazzo eretta, e fondata con somma profusione di denajo la molto stimabile Biblioteca da esso lui destinata, ed aperta all'uso pubblico non solo di questa Città, ma de' convicini paesi ancora. Rendesi considerabile detta Biblioteca per i Plutej, o sieno le Scanzie, di squisiti legni lavorati da eccellente Artefice; per il numero de' Libri in ogni facoltà, e tutti scelti con qualche discernimento, ritrovandosi tutti capi di Opere, e de' migliori Autori in tutte le Scienze, ed Arti, ed in tutte le lingue; e finalmente per un bel Museo di Macchine di Medaglie, ed altri Monumenti, che possono servire allo studio dell'Antichità. Dal medesimo odierno Vescovo è stato dai fondamenti eretto il nuovo, grande, e sontuoso Seminario attaccato alla Chiesa Cattedrale, ed al Palazzo Vescovile; ed un tale Edifizio rendesi molto stimabile per la bellezza, ed esattezza singolare del disegno formato da un'eccellente Architetto, ed eseguito con la spesa di molte migliaja di scudi. Tanto sulla Porta maggiore di esso Seminario, quanto fu quella della Libreria s'ammirano ben incise l'elegantissime Iscrizioni composte dal rinomatissimo Dottore Giovanni Lami, e dal Cav. Don Giuseppe Galzerano celebre Letterato della Città di Catanzaro. L'Iscrizione della Libreria di Bisignano composta dal detto Don Giuseppe Galzerano della Città di Catanzaro è la seguente:

pag.324

(ISCRIZIONE)

L'altra Inscrizione del Celebre Dottor Lami è come segue.

(ISCRIZIONE)

Circa il presente stato materiale della Città potrebbesi notare come ragguardevole anche il vetustissimo edifizio della Chiesa de' Padri Domenicani d'antica Architettura Gotica di non ordinaria grandezza, e altezza.


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Sono stati illustri nella Santità il Beato Proclo Basiliano, di cui nella vita di San Nilo diffusamente si parla. Il Beato Martino de' Minori di S.Francesco, il corpo del quale riposa in Ajello. Il Beato Arcangelo dell'Ordine de' Minimi. Il Paroco Marc' Antonio Solima celebre per la Santità della Vita, e per lo Spirito di Profezia. Il Padre Bernardino da Bisignano Cappuccino chiarissimo per la pietà, e per la dottrina, oltre il Padre Ruffino Ferrari seniore dell'istesso Ordine, che morì nel 1637. e l'altro Padre Ruffino pure Cappuccino, che volò in Cielo nel 1735. l'elogio de' quali si ritrova descritto nel secondo Tomo del Libro intitolato la Calabria illustrata dal Padre Gio. Fiore; oltre molti altri Cittadini, ed in particolare il Venerabile servo di Dio Umile da Bisignano Minore della più stretta Osservanza Laico, che nel secolo si chiamò Luca Antonio Pirozzo celeberrimo per la santità, e pel dono della Profezia, e de' Miracoli. Riposò nel Signore l'anno 1637. ed il di lui Corpo ritrovasi nella Chiesa de' Padri Riformati della medesima Città di Bisignano. Di detto Venerabile Servo di Dio Umile da Bisignano pende nella S.Congregazione de' Riti la Causa della Canonizzazione. Nelle Lettere si segnalarono Gianfrido Solima famoso Giureconsulto de' suoi tempi, e fu anche Vescovo di questa Città. Il Padre Agostino de' Benedictis dell'Ordine de' Minimi, Peleo Prezio ed altri. Nell'Armi, e nel valor Militare si contano i Cavalieri dell'inclita Religione Gerosolimitana Mario Luzzi, Pietro Gatta de Varavallis. Al presente fiorisce in qualche maniera la Letteratura, particolarmente nel Ceto degli Ecclesiastici; tra' quali merita il primo luogo Don Domenico Cassano Tesoriere della Cattedrale, che oltre d'essere eccellentissimo nell'Arte Medica, essendo tenuti a gran pregio i suoi Consulti, anche nella Capitale, si può dire, che abbia ancora una piena sufficiente cognizione di quasi tutto lo scibile. Egli è dotato

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di una memoria fecondissima, che venendo accompagnata da indefessa applicazione, e da un fino discernimento, non vi è cosa la più difficile, ed oscura, di cui non discorra, e non iscriva con pulizia, e con franchezza, essendo il suo stile in ambedue le lingue latina, e italiana assai netto, ed elegante. Di egual merito, ma più esposto al pubblico è Don Niccolò Canano di lui Fratello Germano, che avendo fatto i suoi primi studj sotto ottimi Maestri in Napoli, ed in Roma, dandosi poi in tutto ai Legali, meritò d'esier iscelto da Benedetto XIV. di gloriosa, ed eterna memoria, per Uditore della Nunziatura de' Svizzeri, ed ora esercita l'altra carica d'Uditore del Maggior Domo del Palazzo Apostolico con sommo applauso, e lode. Le Famiglie Nobili, che attualmente esistono sono: Alojsio = Afflisio = Aletto = De Angelis = Boscarelli = Catapane = Fasanella = Gallo = Gaeta = Gioppa = Granata = Luzzi = Madotti = Martino = Pisa = Rende = Rossi = Solima = Trentacapilli = Appartenente alla Diocesi, e nelle vicinanze di Bisignano esiste la Terra di Acrì, la quale si è renduta in questi ultimi tempi celebre, come fortunata Patria del P. Angiolo di Acrì Cappuccino, morto il dì 30. di Ottobre dell'anno 1739., e di cui si stà ora trattando in Roma la Causa della Beatificazione; e per aver avuta anche la sorte di accogliere in un Monastero di Cappuccinelle, ivi fondato col di lui consiglio, la Sorella dell'odierno Principe di Bisignano D. Luigi Sanseverino Padrone di quel Feudo, chiamata nella Religione Suor Mariangiola del Crocifisso, che in ugual concetto di Santità con segni molto straordinarj ai 3. dello stesso Mese di Ottobre dell'anno 1764. volò nel Cielo; essendosi sopratutto segnalata in vita coll'eroica pazienza, con cui sempre gioliva in volto, e quasi sempre ridente soffrì una lunga nojosissiima malattia di ben dieci anni, per la quale le ccuveniva di stare sempre ad un sito, piena di molti,


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e diversi malori; onde è che di questa, e di tutte le altre sue eroiche virtù, se ne stanno già unendo le prove, per formarsene inbreve giuridica informazione auctoritate ordinaria, non lasciando Iddio a sua intercessione di concedere molte segnalate grazie.


Bibliografia

Altro