Differenze tra le versioni di "Giovan Battista Pacichelli"

Da Besidiae.
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  || '''F.A. Soria, Memorie storico-critiche degli storici napoletani, II, Napoli 1781'''
  || '''F.A. Soria, Memorie storico-critiche degli storici napoletani, II, Napoli 1781'''
PACÍCCHELLI (Gio. Battista) di origine Pistojese , nacque in Roma verso il 1634. Ricevè quivi la laurea dottorale in Teologia, ed in Pisa quella delle Leggi, e fu creato subito Protonotario Apostolico. Nel 1672. venne destinato da Clemente X ad Auditore della Nunziatura di Colonia in tempo, che erasi aperto in quella città un general congresso per terminar le guerre , che mettevano in desolazione la Germania . Ei fatico gloriosamente per servigio della S. Sede , e vantaggio della Chiesa cattolica, e girò a questo fine per la maggior parte della Germania, e quasi che per tutti gli altri Regni di Europa. Ebbe occasione in questi viaggi di trattare con diversi Principi , e Miniftri di Stato, come anche di osservare le migliori biblioteche, e conoscere i più distinti Letterati, che in varj luoghi fiorivano. In Germania fu Giudice delegato della Congregazione Benedettina di Brusfeld; in Londra fu ascritto a quella Real Accademia ; ed in Olanda si legò in forte amicizia con Niccold Heinfio, figlio del famoso Daniele, con cui mantenne dipoi un'erudita corrispondenza. Ritornato in Roma nel 1677 fu accolto benignamente da Innocenzo XI e mentre gli si preparava una nicchia conveniente a' suoi meriti , e alla sua capacità, fu chiamato alla Corte di Parma per Consigliere intimo del Duca Ranuccio II. Fu spedito indi da questo Principe alla Corte di Napoli, come suo Ministro per gli effetti, che possedeva nel Regno, e vi dimorò 15 anni con somma riputazione così presso il Vicerè, come presso i Letterati, e i Nobili. Ricusò una cattedra nell'Università di Pisa, e l'impiego di Storiografo del Re di Spagna , e della Religione Gerosolimitana, non men che il Vescovado di ferentino offertogli da Innocenzo XII ma non potè reprimere la sua passione per viaggiare , e visitò tutte le nostre provincie, coll' isole di Sicilia e di Malta. Dimella finalmente l'amministrazione degli affari Farnesiani , si ritirò in Roma, dove mori nel 1695 in età di circa 61 anno. Queste memorie l'ho tratte dalle sue opere , e trovo di lui degno ricordo nel Mercur. di Olanda, nella Galler. di Miner. t. I. nell'Istor. dell' Imp. Leopoldo del Gualdo, nell'Iter Ital. del Mabillon, e nella Bibl.jur. del Lipenio.
Mentr' egli girava pel nostro Regno, raccolse le più notabili memorie di ciascheduna città, e terra principale, co' prospetti delle medesime, e co' piani topografici delle provincie , e racomandolle allo stampatore Muzio . Costui avendo chiamato a parte del lavoro il Parrini , procacciossi per mezzo di Lettere circolari le notizie degli altri luoghi non offervati dall'Ab. Pacicchelli; e l'edizione cominciò a manipolarsi nel principio del 1695. Ma essendo avvenuta la morte dell'autore restò incagliata per lo spazio di otto annni a capo de' quali comparve alla luce con questo titolo, che espone tutti i capi delle merci avanti la porta della sua bottega.
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Versione delle 12:19, 25 ago 2021

Giovan Battista Pacichelli


P.A. Corsignani, Regia Marsicana, Napoli 1738
F.A. Soria, Memorie storico-critiche degli storici napoletani, II, Napoli 1781

PACÍCCHELLI (Gio. Battista) di origine Pistojese , nacque in Roma verso il 1634. Ricevè quivi la laurea dottorale in Teologia, ed in Pisa quella delle Leggi, e fu creato subito Protonotario Apostolico. Nel 1672. venne destinato da Clemente X ad Auditore della Nunziatura di Colonia in tempo, che erasi aperto in quella città un general congresso per terminar le guerre , che mettevano in desolazione la Germania . Ei fatico gloriosamente per servigio della S. Sede , e vantaggio della Chiesa cattolica, e girò a questo fine per la maggior parte della Germania, e quasi che per tutti gli altri Regni di Europa. Ebbe occasione in questi viaggi di trattare con diversi Principi , e Miniftri di Stato, come anche di osservare le migliori biblioteche, e conoscere i più distinti Letterati, che in varj luoghi fiorivano. In Germania fu Giudice delegato della Congregazione Benedettina di Brusfeld; in Londra fu ascritto a quella Real Accademia ; ed in Olanda si legò in forte amicizia con Niccold Heinfio, figlio del famoso Daniele, con cui mantenne dipoi un'erudita corrispondenza. Ritornato in Roma nel 1677 fu accolto benignamente da Innocenzo XI e mentre gli si preparava una nicchia conveniente a' suoi meriti , e alla sua capacità, fu chiamato alla Corte di Parma per Consigliere intimo del Duca Ranuccio II. Fu spedito indi da questo Principe alla Corte di Napoli, come suo Ministro per gli effetti, che possedeva nel Regno, e vi dimorò 15 anni con somma riputazione così presso il Vicerè, come presso i Letterati, e i Nobili. Ricusò una cattedra nell'Università di Pisa, e l'impiego di Storiografo del Re di Spagna , e della Religione Gerosolimitana, non men che il Vescovado di ferentino offertogli da Innocenzo XII ma non potè reprimere la sua passione per viaggiare , e visitò tutte le nostre provincie, coll' isole di Sicilia e di Malta. Dimella finalmente l'amministrazione degli affari Farnesiani , si ritirò in Roma, dove mori nel 1695 in età di circa 61 anno. Queste memorie l'ho tratte dalle sue opere , e trovo di lui degno ricordo nel Mercur. di Olanda, nella Galler. di Miner. t. I. nell'Istor. dell' Imp. Leopoldo del Gualdo, nell'Iter Ital. del Mabillon, e nella Bibl.jur. del Lipenio. Mentr' egli girava pel nostro Regno, raccolse le più notabili memorie di ciascheduna città, e terra principale, co' prospetti delle medesime, e co' piani topografici delle provincie , e racomandolle allo stampatore Muzio . Costui avendo chiamato a parte del lavoro il Parrini , procacciossi per mezzo di Lettere circolari le notizie degli altri luoghi non offervati dall'Ab. Pacicchelli; e l'edizione cominciò a manipolarsi nel principio del 1695. Ma essendo avvenuta la morte dell'autore restò incagliata per lo spazio di otto annni a capo de' quali comparve alla luce con questo titolo, che espone tutti i capi delle merci avanti la porta della sua bottega.

G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, VIII, 1, Modena 1793
L. Giustiniani, La biblioteca storica, e topografica del Regno di Napoli, Napoli 1793
N. Falcone, Biblioteca storica topografica delle Calabrie, Napoli 1846
V. Capponi, Biografia pistoiese o Notizie della vita e delle opere dei Pistoiesi, Pistoia 1878

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