Differenze tra le versioni di "Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia"
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Ruggiero - Figliuolo di Turgisio Conte di Sanseverino, sposò Sirca figliuola di Landulfo secondogenito di Guaimario Principe di Salerno. Ruggiero operò molto in danno dei Monaci Cassinesi , ma in seguito ravvedutosi e rimasto vedovo, | ''Ruggiero'' - Figliuolo di Turgisio Conte di Sanseverino, sposò Sirca figliuola di Landulfo secondogenito di Guaimario Principe di Salerno. Ruggiero operò molto in danno dei Monaci Cassinesi , ma in seguito ravvedutosi e rimasto vedovo, | ||
entrò in quella Religione e donò al Monastero della SS. Trinità della Cava il casale di S.Mauro nel Cilento , quello di Selofonte ed altre terre 1082. | entrò in quella Religione e donò al Monastero della SS. Trinità della Cava il casale di S.Mauro nel Cilento , quello di Selofonte ed altre terre 1082. | ||
Versione delle 23:56, 18 gen 2025
Il libro Memorie delle famiglie nobili delle provincie meridionali d'Italia, scritto dal Conte Berardo Candida Gonzaga, pubblicato a Napoli nel 1876, si propone di preservare e illustrare la storia delle famiglie nobili del sud Italia. L'autore, basandosi su genealogisti accreditati e manoscritti antichi, descrive l'origine, le gesta, i feudi, i titoli e gli uomini illustri di ciascuna famiglia. L'opera si presenta come un prontuario della nobiltà meridionale, con l'intento di colmare una lacuna nella letteratura araldica e genealogica italiana, che spesso trascurava le famiglie del sud.
L'opera dedica ampio spazio alla famiglia Sanseverino, tracciandone la discendenza da Turgisio, un nobile normanno di sangue reale, giunto nel Regno di Napoli nel 1045 al seguito di Roberto Guiscardo. Turgisio ricevette la Contea di Sanseverino, dando origine al nome della casata.
Il libro sottolinea la grandezza e potenza della Casa Sanseverino, considerata una delle più illustri e influenti del Regno di Napoli. Un esempio di questa potenza è rappresentato da Luigi Sanseverino, Principe di Bisignano e Conte di Saponara. Dottore in legge, filosofo e autore di diverse opere.
Pagine sui Sanseverino
Trascrizione del testo
SANSEVERINO
Famiglia normanna, originata da Turgisio del Real Sangue dei Duchi di Normandia, fratello di Angerio che diede origine alla casa Filangieri. Questi fratelli vennero in Regno nel 1045 seguendo le armi di Roberto Guiscardo , dal quale Turgisio ottenne la contea di Sanseverino che diede il nome ai suoi discendenti.
Alcuni Autori vogliono che Turgisio avesse avuto per fratello anche Silvano progenitore della famiglia Gravina di Sicilia.
Giova osservare che varii Autori confondendo la Contea di Marsico con quella di Marsi , dànno alle famiglie Sanseverino e Sangro origine comune.
La Casa Sanseverino è stimata per la sua illustrazione e potenza la prima del Regno.
Ha goduto nobiltà nelle città di Napoli al Seggio di Nido, Milano, Genova, Vicenza, Modena, Piacenza, Capua, Lucera, Catanzaro, Cosenza, e Castrovillari.
I Sanseverino vestirono l'Abito di Malta nel 1537, godettero il Grandato di Spagna di 1 classe, furono insigniti dell'Ordine del Toson d'Oro , ed ottennero i titoli di Serenissimo e Potentissimo.
Questa Casa à dato origine alle famiglie Tricarico , di Lauro, Martorano e Sanbiase, le quali presero nome dai feudi così denominati. Non mancano Autori che vogliono che la famiglia Morra traesse origine dai Sanseverino Signori del castello di Morra.
Il Conte di Saponara Francesco Sanseverino figlio del Principe di Bisignano Luigi fu nel 1748 chiamato a succedere a Bartolomeo di Capua Principe della Riccia , Gran Conte di Altavilla, e Conte di Montuoro e Biccari, ultimo di quella famiglia , con l'obbligo d'inquartare le armi de Capua alle proprie ed aggiungere al proprio quel cognome. I titoli però ricaddero al Fisco non trovandosi i Sanseverino nel grado successibile voluto dalle Leggi.
Il ramo dei Conti di Saponara si è estinto a' giorni nostri in Francesco Sanseverino marito di Costanza Capece Zurlo, il quale ha lasciato cinque figliuole, delle quali quattro maritate nelle famiglie Bianchi Dottula Marchesi di Montrone, Volpicelli, Ruffo Principi di Scaletta, e Mauro.
La famiglia Avezzana si estinse in Sveva che fu seconda moglie di Tommaso Sanseverino Conte di Marsico nel 1300.
La famiglia Chiaromonte Conti di Chiaromonte, discendente dalla Stirpe Reale di Carlomagno si estinse in Margherita che sposò Giacomo Sanseverino Conte di Tricarico, figliuo'o di Tommaso Conte di Marsico, verso la metà del secolo XIV.
La famiglia Villamarino si estinse in Isabella figliuola di D. Bernardo Luogotenente del Vicerè Cardinal di Remolines, la quale sposo Ferrante Sanseverino ultimo Principe di Salerno .
Il ramo primogenito della famiglia Firrao Principi di Luzzi di Petralcina e di S.Agata si estinse verso il principio del secolo XIX in Livia maritata nella famiglia Sanseverino.
Il ramo primogenito della famiglia Spinelli Principi di S.Giorgio alla Montagna si estinse nel 1728 in Ippolita maritata a Luigi Sanseverino Principe di Bisignano, ed essendovi stata lite tra' Sanseverino ed il ramo secondogenito degli Spinelli, fu deciso che questi ultimi si avessero il Principato di S.Giorgio alla Montagna, ed i Sanseverino quello di S.Giorgio in Grottole , ed il Marchesato di Buonalbergo.
La famiglia Sanseverino per la gran parte presa nei mutamenti di Governo, fu quasi che distrutta due volte. La prima dalla Casa Sveva per aver parteggiato pel Papa; e la seconda da Re Ladislao, perchè capitanò i Baroni napolitani che cercarono rivoltargli il Regno, allorchè egli parti per la conquista di Ungheria.
Quando giunse nel Reame Carlo I d'Angiò, le potenti famiglie Sanseverino e Fasanella seguirono il suo partito per vendicarsi delle ingiurie ed infamie sofferte sotto la dominazione Sveva.
Dei Sanseverino sorgono MONUMENTI in Napoli nelle Chiese di S.Maria delle Grazie a Capo Napoli, della Concezione, di S.Severino, di S.Maria Annunziata, di S.Lorenzo , di S.Maria la Nuova e di Piedigrotta. In Roma nella Chiesa della SS. Trinità. In Milano nella Chiesa di S.Francesco. In Monferrato nella Chiesa di S.Francesco . In Mileto nella Cattedrale e sulla Porta della Città. In Saponara nella Chiesa di S.Francesco. In Altomonte nella Chiesa di S.Domenico. In Sanseverino nelle Chiese dei Certosini e di S.Francesco . In Marsico nella Cattedrale e nella Chiesa di S.Lorenzo della Padula. In Salerno. In Diano. In Pisa.
FEUDI posseduti dalla famiglia Sanseverino - Abatemarco - Abriola - Acerenza - Acerno - Acquaformosa - Acquara - Acquavella - Agri - Agropoli- Aieta - Albanella - Albidona - Alfano - Altavilla - Aluferni - Arena - Alvignanello - Amendolara - Andria - Angitola - Apetina - Apricena - Aquara - Arci - Arimento - Arnone - Atella - Atena - Badolato - Balbano - Belmonte - Belvedere - Biccari - Bisceglie - Bitonto - Bivona - Bollita - Bonifati - Bonvicino - Braci - Brevalle - Bombiani - Buonabitacolo - Calimera - Calopezzati - Calvatone - Calvello - Calvera - Calviano - Camerota - Campognano - Campomarino - Campora - Camporefossi - Cancellara - Candida - Cangiano - Cannella - Cannole - Capriglia - Caragusa - Carbone - Carite - Carolei - Casalfrancavilla - Casalnuovo - Casaltramutolo - Casigliano - Casola - Cassano - Castelbruca - Castelfranco - Castelgrandine - Castellabate - Castellamare di Stabia - Castellaneta - Castello - Castelluccia - Castelnuovo - Castelsaraceno - Castelsomma - Castiglione - Castromediano - Castronuovo - Castropicio - Catona - Cavallerizza - Cavula - Cedriano -Cerchiara - Cerisano - Chianca - Chiavenna - Ciccone di Rabito - Cirella Civita - Collebraccio - Colobrano - Contursi - Conversano - Copersito - Copertino - Corato - Corleto - Corneto - Cornuti - Cotrone - Craco - Croci - Cuccaro - Cuccolino - Diano - Domenico - Ducenta - Episcopia - Ergaria - Fagami - Faggiano - Faito - Fardella - Fasanella - Favale - Fellonica - Ferramundi - Felitto - Fiumefreddo - Flauggiano - Foggia - Foria - Forlanagrande - Fossasampietro - Francavilla - Francica - Frassineto - Gabella - Gagliano - Gallipoli - Gaudo - Giffoni - Giovinazzo - Giungano - Gragnano - Grazzano - Grisolia - Grotteria - Grottola - Gualfinata - Guarazzano - Guardia - Iovianello - Ioppolo - Lagno - Lago di Salpi - Lagonegro - Laino - Lancusi - Latrone - Latronico - Lattarico - Laurino - Lavello - Lecce - Lefranche - Lesina - Lettere - Limatola - Longano - Longobardi - Lucera - Lunghi- Lustra - Luzzi - Macchia di Calabria - Magliano Malsinaretto - Malvito - Manfredonia - Marano - Maratea - Marcellinara - Mariano - Martirano - Massafra - Massicelle - Matera - Mercato - Mianello - Migliorarino - Miglionico - Misiano - Molfetta - Moliterno - Molpa - Monginaria - Monopoli - Montalbano - Montalbo - Montani - Montecalvo - Montechiaro - Montechiodo - Montecorvino - Monteforte - Montemalo - Montemarco - Montemurro - Montesano - Montesantangelo - Monticello - Montuoro - Morano - Moricino - Morigerale - Mormanno - Moromagno - Morra - Morrone - Motta - Mottafellone - Mottafilocastro -Mottola - Nerito - Nicastro - Niceforo - Nicotera - Nola - Normanno - Nucaria - Omignano - Ordeolo - Oriolo - Orsomarso - Oscato - Ostuni - Otranto - Ottatello - Ottato - Palmoli - Pandoliano - Papone - Pappasidera - Patrimoniale - Perrella - Peschici - Petra - Piadena - Piedimonte - Pietramorella - Pietrapaola - Pietrarosita - Pimonte - Pinello - Pisciotta - Pisquizio - Pisticcio - Pirigliano - Platano - Policastrello - Policastro - Policoro - Polignano Polisandro - Polla - Pontano - Porcellione - Porcile - Pozzovino - Pricigliano - Raparo - Rapone - Regina - Rionero - Rivello - Rocca - Roccagloriosa - Roccaimperiale - Roccamangitola - Rodi - Romagnano - Roscigno - Rose - Roseli - Roseto - Rossano - Rotino - Rotondella - Rotondo - Ruggiano - Sacco - Sala - Salandra - Salciato - Salina - Sambiase - Sancalogero - Sancipriano - Sancosmo - Sandemetrio - Sangiacomo - Sangiorgio - Sangiovanni - Sanlitterio - Sanmaggiore - Sanmartino - Sanmarzano - Sanmauro - Sanquirino - Sanrufo - Sansevero - Santacaterina - Santafè - Santagata - Santamaria della Fossa - Santamaria dei Martiri - Santamaria della Taverna - Santamaria di Teburni - Santangelo - Santantonio della Stigola - Santarfiero - Santarserio - Santasofia - Santoiacopo - Sanvenere - Saracina - Sarcone - Sasso - Satriano - Scafati - Scanzana - Scio - Serino - Serracapricola - Serraro - Serre - Sessano - Solofra - Spineto - Spinoso - Squille - Strangolagallo - Stringnano - Strongoli - Tarsia e Casali - Telese - Terradura - Tigona - Tiguro - Tito - Tornello - Torrepulsaria - Tortora - Tortorella - Trebisacce - Trecchina - Trentenara -Trollano - Turano - Turchia - Umbriatico - Valle del Cilento - Valle di Diano - Valle di Novi - Vallitano - Varano - Vasto - Verbicaro - Vescovado - Vico - Viggianello - Villerationis - Viricchetto - Xogi - Zagarese - Zurella.
CONTEE. - Albano - Aliano - Altomonte - Anglone - Avellino - Barletta - Belcastro - Borrello - Briatico - Brindisi - Burgenza - Caiazzo - Calciano - Capaccio - Casaltone - Casella - Caserta 1100 – Casteldifrancia - Castrovillari - Chiaromonte -Cilento - Colornia - Corigliano - Erchie - Lauro - Lauria - Loreto - Marassa - Mariarà - Marsico 1154 - Matera - Miglionico - Mileto - Montalto - Montegiusto - Montesano- Montesanto - Montescaglioso - Montoro - Nardò - Nocera - Noya - Padula - Persano - Potenza - Renda - Robbio - Rocca del Cilento - Rocca di Nieto - Rosa in Sardegna - Ruvo – Sanchirico - Sanseverino - Saponara - Senisi - Sertisio - Terlizzi - Terranova - Tonnara - Torre a mare - Tricarico - Turrito - Tursi - Vallo di Diano.
MARCHESATI. - Buonalbergo - Casalbore 1753 - Finale - Gagliati - Sangineto - Sangiuliano - Sanlorenzo - Sansa - Valenza.
DUCATI. - Amalfi - Ielsi - Salsa - Sandonato - Sanmarco - Sanpietro in Galatina - Scalea - Soleto - Somma - Tursi - Venosa - Villhermosa 1506.
PRINCIPATI. -Bisignano 1463 - Luzzi - Montemaletto - Paceco - Petralcina - Postiglione - Salerno 1463 - S.Agata - Sangiorgio in Grottola 1708 - Torrenova.
La SANSEVERINO à contratto parentela con le seguenti famiglie - Acciaiuoli - Acquaviva - Adorno - Agaldo - Albertino - Alemagna - Alveto - d'Angiò - Anguissola - Appiano - dell'Aquila - Aquino - Castiglione - Aragona - Arcella - Arena - Asinelli - Attendolo - Avalos - Avella - Avezzana - del Balzo - del Balzo Orsino - Beltrano - Bianchi Dottula - Bisbal - Borrello - Borromeo - del Bosco - Brayda - Candida - Capano - Capece - de Capua - Caracciolo - Carafa - del Carretto - Castriota - Castrocucco - Castromediano - Celano - Ceva - Chiaromonte - Cibo - Cicinell o- Cigala - Clignetta - Colonna - Coppola - Corbano - Correale - Correggio - Costa - Dentice - Dias Carlona - del Doce - Durazzo - Fardella - Fasanella - Fieschi - Filangieri - Firmatura - Folliero - Francone - Gaetani - Galeota - Gallo - Galluppi - Gesualdo - Giffoni - Gonfalonieri - Gonzaga - Grimaldi - Grisone - Guarna - Guevara - Lannoy - Leonessa - di Loria - Malavolta - Malvicino - della Marra - Marzano - Mastrogiudice - Mazza - Mendozza - Minutolo - Moncada - Montalto - Montefeltro - delli Monti - Morano - Morra - de Noheri - Orefice - Oristanio - Orsino - Pacca - Pacecho - Palatiis - Pallavicino - Perna - Pescara - Piccolomini - Pignatelli - Pignone - de' Pii - Pinto - Pipino - Pistoia - della Porta - della Ratta - Rocca - Rodinò - Rodio - de ' Rossi - della Rovere - Ruffo - Ruggieri - Sabrano - Sanframondo - Sangineto - Sangro - Santomango - Sanvitale - Schinoso - di Scocco - Serra - Sersale - Sforza - Sifola - Spadafora - Spina - Spinelli - Stendardo - Taccone - Tоссо - Toraldo - Ventimiglia - Villamarina - Visconti Zurlo ed altre.
Della famiglia Sanseverino parlano i seguenti AUTORI - Alberti Leandro (Descrizione d'Italia) - Albino (de Bello Gallico) - Aldimari - Ammirato (Famiglie Napoletane) - Almagiore - Amely (Storia di Lucera) - Ammirato (Famiglie Fiorentine) - Andrea di Santacroce (Cronaca) - d'Andrea (Manoscritto) - Argentone (Memorie istoriche) - Bacco - Bembo - Camera (Storia di Amalfi) - Camera (Annali delle Due Sicilie) - Campanile Giuseppe - Campanile Filiberto - Capaccio (Il Forestiere) - Capecelatro (Annali) - Capecelatro (Diario) - Capecelatro (Storia) - Caracciolo Tristano - della Chiesa (Donne illustri) - Ciarlante - Contarino - Corio (Storia Militare) - Costanzo - Costo (Ragioni contro Scipione Mazzella) - Costo (Apologia Storica) - di Catania (Cronaca) - Crasso (Elogio di Luigi Sanseverino) - Crescenti (Corona della Nobiltà) - Engenio (Napoli Sacra) - Falcando - Falcone Beneventano (Cronaca) - Fazzello (Storia di Sicilia ) - Filamondo (Genio Bellicoso) - Fiore (Calabria illustrata) - de Franchi (Avellino illustrato dai Santi) - Franzone- Frezza (de Subfeudis) - Galluppi (Armerista Italiano) - Gatta (Memorie della Lucania) - Giannone (Storia) - Gimma (Elogi) - Giovio (Storia) — Giustiniani ( Dizionario Geografico) - Granata (Storia Civile di Capua) - de Gregorio (Storia di Sicilia) -Grimaldi (Memorie storiche del Regno di Napoli) - Guazzo (Storia) - Guicciardini - Imhoff (Geneal: Viginti illust: in Italia familiarum) - Laviano (Del Patriziato e Baronia) - de Lellis - Leontin o- Lumaga - della Marra - Mazza (Storia di Salerno) - Mazzella (Descrizione del Regno di Napoli) - Mazzella (Vite dei Re di Napoli) - Monteleone (Giornale) - Moreri (Dictionnaire Historique) - Mugnos (Nobiltà del Mondo) - Mugnos (Nobiltà di Sicilia) - Muratori (Annali d'Italia) - Muratori de Fortis (Uomini Illustri) - Notar Pacca (Notamenti Manoscritti) - Pacichelli (Regno di Napoli in prospettiva) - Padiglione (Memorie storiche della Chiesa di S. Maria a Capo Napoli) - Paglia (Storia di Giovinazzo) - Panvinio (Vite dei Pontefici) - Platina (Vite dei Pontefici) - de Pietri (Storia di Napoli) - Pontano (Storia) — Porzio (Congiura dei Baroni) - del Pozzo (Ruolo Generale dei Cavalieri Gerosolimitani) - Proto (Storia della casa Ruffo) - Recco (Notizie di famiglie nobili) - Riccardo da S.Germano (Cronaca) - Riccio Michele (Storia) - Roseo (Storia) - Rosso Gregorio (Storia di Napoli) - Ruscelli (Le Imprese Illustri) - Sacco (Dizionario Geografico) - Sansovino - Scarfò (Donne Illustri) - Schradero (Monumenta Italiae) - de Simone (Lecce e suoi contorni) - Spinelli Matteo (Annali) - Spinelli (Effemeridi napolitane) - de Stefano (Napoli Sacra) - Summonte (Storia di Napoli) – Tettoni e Saladini - Tillio (Vite dei Reali di Sicilia) - Toppi (Biblioteca napolitana) - Toppi (Origine Tribunali) - Torelli (Splendore della Nobiltà Napoletana ) - Troyli (Storia del Reame di Napoli) - Tutino (Sette Grandi Ufficii) - Ventimiglia (Storia dei Principi di Salerno) - Villabianca (Sicilia Nobile) - Villani Giovanni - Vincenti (Vite dei Grandi Ammiragli) - Volaterrano (Cosmografia) - Volpi (Cronologia dei Vescovi Pestani) - Zappullo (Sommario Storico) - Zavarrone (Biblioteca Calabra) - Zurita (Annali d'Aragona).
MEMORIE ISTORICHE
Ruggiero - Figliuolo di Turgisio Conte di Sanseverino, sposò Sirca figliuola di Landulfo secondogenito di Guaimario Principe di Salerno. Ruggiero operò molto in danno dei Monaci Cassinesi , ma in seguito ravvedutosi e rimasto vedovo, entrò in quella Religione e donò al Monastero della SS. Trinità della Cava il casale di S.Mauro nel Cilento , quello di Selofonte ed altre terre 1082.
Leone - Cardinale e Vicecancelliere di Santa Chiesa 1086.
Roscimanno - Cardinale di Santa Chiesa 1100.
Deletta - Figliuola di Turgisio Conte di Sanseverino, col permesso di suo marito Eremberto cavaliere normanno , donò al Monastero della Cava due territori che avea avuti in dote, chiamati Melluni e Caprara 1104.
Turgisio II. Donò al Monastero della Cava i beni di 38 suoi vassalli , i quali senza il suo consenso, erano passati ad abitare in altri paesi. 1113.
Pietro - Signore di Martirano, intervenne all'incoronazione di Re Ruggiero in Sicilia 1129, e diede origine alla famiglia Martorano. Ruggiero suo figliuolo edificò in Palermo una chiesa detta la Martorana.
Rinaldo - Cardinale di Santa Chiesa 1130.
Adeodato - Tenne al Fonte Battesimale Stefano III Re di Ungheria 1141.
Fenissa - Sposò Ruggiero dell'Aquila Conte di Avellino. Non avendo gli sposi domandato il regio assenso, furono obbligati di fuggire; ed essendo stati raggiunti ed imprigionati, a Ruggiero fu tolta la Contea di Avellino 1154.
Roberto - Gran Giustiziere e Gran Contestabile 1170. Fu Conte di Caserta e di Lauro e diede origine alla famiglia di Lauro.
Ruggiero - Conte di Tricarico, s'intitolava: Per grazia di Dio e del Re. Era zio di Sibilla moglie di Re Tancredi Normanno. Tal Ruggiero, figlio del precedente Roberto, diede origine alla famiglia di Tricarico nel 1184.
Giacomo - Giunto in Capua il Conte Gualtiero di Brenna (genero della Regina Sibilla moglie di Re Tancredi , dalla quale era stato chiamato per riconquistarle la Contea di Lecce ed il Principato di Taranto, fu stretto dai soldati di Leopoldo I Duca d'Austria. Gualtiero con gran valore li respinse , trucidando molti di essi ed obbligando gli altri a fuggire nelle Puglie, e si impossessò di molti paesi da quelli occupati. Giunse allora in soccorso de' Tedeschi Gualtiero Palear Gran Cancelliere di Sicilia pel piccolo Federico Svevo, e con Leopoldo d'Austria formò presso Canne un campo trincerato. Il Brenna attaccò il nemico e lo disfece, e Leopoldo fuggì nel castello di S.Agata, ove fu fatto prigioniere. Riavuta la libertà, riparò in Salerno, essendo inseguito dal Conte di Brenna, il quale in uno scontro restò ferito in un occhio, e fu stretto da Leopoldo entro Marcina. Allora Giacomo Sanseverino Conte di Tricarico e Ruggiero Conte di Chieti giunsero in suo aiuto e scacciarono da Salerno i Tedeschi che si rifuggiarono in Sarno, donde fatta una sortita e sorpreso il campo del Brenna fecero costui prigioniero; ma esso, squarciatesi le ferite ricevute nel resistere, morì. Giacomo Sanseverino sposò la vedova di lui, Albiria figliuola di Sibilla e di Tancredi, e regnando l'Imperatore Federico II Svevo, avendo mancato di seguire l'esercito di lui , come era obbligo di tutti i Baroni del Regno, fu messo in carcere, e poi mandato in esilio. Morto il Sanseverino, Albiria sposò il Conte Tigrino Palatino Conte di Toscana.
Ruggiero - Perseguitata dagli Svevi la famiglia Sanseverino per essere parteggiana del Papa, Aimaro Sanseverino Conte di Marsico fuggì in Bisceglie per poi uscire dal Regno. Nella fuga si ricordò di suo nipote Ruggiero, fanciullo di 9 anni che era rimasto in Venosa. Allora ordinò ad un suo familiare tal Donatello d'Eustachio, di mettere in salvo il fanciullo. Donatello entrato in Venosa di notte tempo, prese Ruggiero e vestitolo con abiti laceri e sudici , per non farlo riconoscere, lo adagiò su di una mula e lo condusse in Gesualdo, ma quel feudatario, quantunque parente dei Sanseverino, non volle tenerlo presso di se, per paura degli Svevi. Quindi il d'Eustachio condusse il fanciullo in Celano alla Contessa Polisena sorella di Aimaro Conte di Marsico, la quale tenuto per qualche giorno il nipote presso di lei, lo inviò poi al Papa, pregandolo di averne cura, stante che i Sanseverino erano perseguitati per essere rimasti a lui fedeli. Il Pontefice accolse affettuosamente il piccolo Ruggiero, ed assegnò mille fiorini annui a Donatello d'Eustachio, affinchè potesse allevarlo e mantenerlo giusta il suo grado. Fattosi grande, il Papa gli fece sposare sua nipote che era sorella al Conte Fieschi, e gli assegnò un'annua rendita di mille once d'oro, per mantenere i fuorusciti napolitani, che lo aveano creato loro capo. Morto Federico Imperatore , il Papa entrò in Napoli e restitui a Ruggiero tutti i feudi ed i beni dei suoi antenati. Ma morto il Pontefice, e salito Manfredi sul trono di Napoli, Ruggiero Sanseverino fu inviato dai Baroni del Regno qual loro Ambasciadore al novello Papa Alessandro IV, unitamente ad Elia di Gesualdo, Federico ed Onofrio Morra e Pandolfo di Fasanella, a pregarlo affinchè porgesse loro aiuto contro Re Manfredi. In quel tempo alcuni romani trattarono segretamente con Manfredi di consegnargli il Papa, il quale si salvò a tempo fuggendo in Viterbo, donde bandì una crociata contro Manfredi, ed inviò in Napoli il suo Legato Cardinale Ubaldino, dando lo incarico a Ruggiero di assoldar gente per ingrossare l'esercito che dovea combattere e scacciare gli Svevi dal Regno. Giunto Carlo I d'Angiò, Ruggiero Sanseverino combattette valorosamente nel suo esercito , ed in un momento in cui gli angioini stavano per sbandarsi, egli messa in punta della spada una camicia intrisa di sangue, tolta ad un soldato morto, l'additò qual vessillo ai soldati Angioini e riunitili li menò alla vittoria. Fu allora che Ruggiero prese per arma la fascia rossa in campo bianco. Impadronitosi Re Carlo I del Regno, ebbe il Sanseverino restituiti tutti i suoi feudi, e fu in seguito mandato dal Re qual Vicario Generale in Gerusalemme con sei galere ed altre navi, per prendere possesso in suo nome di quel Regno che eragli stato ceduto da Maria d'Antiochia. Giunto in Gerusalemme il 7 giugno 1276, piantò sulle fortezze della città la bandiera di Carlo d'Angiò, ricevendo in nome del Re il giuramento di fedeltà e d'omaggio. Sostenne vigorosi attacchi da Ugo Re di Cipro che pretendea il Regno di Gerusalemme, il quale dopo immense fatiche sostenute fu tutto conquistato dal Sanseverino pel Re Carlo I d'Angiò.
Tommaso e Guglielmo suo figlio furono fatti morire dopo la rotta di Canosa per ordine dell'Imperatore Federico II.
Corrado - Avendo parteggiato per Corradino Svevo, fu spogliato de' suoi stati e rinchiuso nel castello di Canosa-Ugone di Borgogna Vicario del Regno ordinava al Secreto (Governatore) di Puglia di dare al castellano di Canosa tanto panno color persico per quanto bastava a confezionare la tunica , la guarnaccia ed il cappuccio di Corrado Sanseverino già Conte di Caserta e di D. Enrico di Castiglia prigionieri - Uscito di carcere Corrado, sposò Caterina de' Conti di Gebenna della cui famiglia fu il Pontefice Clemente VII.
Nicolò - Giustiziere delle Calabrie, 1280.
Angelo - Capitan Generale e Giustiziere di Basilicata, 1286.
Errico - Conte di Marsico, Gran Contestabile del Regno nel 1282, sposò Ilaria figliuola del Grande Ammiraglio Ruggiero di Loria. Da questo Errico discese il ramo dei Sanseverino Principi di Salerno.
Giacomo - Conte di Tricarico, Camerario e Familiare del Re. Diede origine al ramo dei Sanseverino Principi di Bisignano.
Ruggiero - Balio e Consigliere dell'Ordine Gerosolimitano, 1300. (Questa carica di Ruggiero Sanseverino riportata dagli Autori antichi, non si rileva dal del Pozzo nel Ruolo Generale dei Cavalieri Gerosolimitani).
Americo - Conte di Terlizzi , e Gran Contestabile del Regno 1309.
Ladislao - Conte di Tricarico, e Giustiziere di Basilicata 1315.
Arrigo - Contestabile di Re Roberto d'Angiò 1325.
Tommaso- Conte di Sanseverino, Capitan Generale di Firenze 1333, fondò il Monastero di S.Lorenzo di Padula.
Roberto - Conte di Corigliano, Giustiziere di Terra d'Otranto, e valoroso nelle armi, fu creato, col Conte di Chiaromonte, Capitano di 60 galere per la impresa di Sicilia.
Guglielmo - Capitan Generale, Giustiziere di Basilicata, Consigliere, Camerario e Familiare del Re, 1335.
Ruggiero - Conte di Mileto, Ciambellano e Maresciallo del Regno, Giustiziere di Calabria e Familiare del Re, morì nella rotta che il Principe della Morea ebbe dai Romani nel 1337.
Tommaso - Conte di Marsico, Gran Contestabile del Regno e Capitan Generale dell'Esercito, andò con Carlo Duca di Durazzo alla guerra di Sicilia 1338.
Antonio Conte di Marsico e Sanseverino, Gran Contestabile del Regno 1342.
Ruggiero - Gran Protonotario del Regno ed Arcivescovo di Salerno 1343.
Luigi - Vicerè del Regno pel Re Luigi d'Angiò 1350.
Galeazzo - Grande Scudiere del Re Luigi d'Angiò 1350.
Stefano - Cardinale di Santa Chiesa 1378.
Ugone - Conte di Potenza e di Anglone, Gran Protonotario del Regno 1380. La carica di Gran Protonotario era ereditaria nella famiglia Sanseverino.
Bertrando - Governatore di Terra di Lavoro, Contado di Molise e Principato 1382.
Margherita - Fu madre di Carlo III di Durazzo Re di Napoli.
Tommaso - Conte di Montescaglioso e Vicerè di Napoli, messosi alla testa di 3000 suoi cavalli, si unì a Raimondo del Balzo Orsino Conte di Nola che comandava 700 cavalli, e liberarono il Papa Urbano VI che trovavasi assediato nel Castello di Nocera dallo esercito di Re Carlo III di Durazzo, facendolo fuggire a Genova. Dopo scacciarono da Napoli la Regina e suo figlio Ladislao, prendendo le difese di Luigi d'Angiò. Ma poi, disgustatosi con quest'ultimo, richiamarono Re Ladislao, il quale salito sul Trono si impadroni di Tommaso Sanseverino e dei suoi fratelli, e fattili uccidere fece fare a brani i loro corpi che furono gettati per le vie della città, 1386.
Errico - Conte di Belcastro, Gran Maresciallo del Regno, 1390.
Francesco - Duca di Salsa e Conte di Lauria, con Cesare Martinengo, Colella di Napoli, Gatto Marchetto di Cotignola, alla testa di 1500 Lance Spezzate del Conte Francesco Sforza, attaccarono il Re Alfonso I d'Aragona presso Orsara, mentre questi andava in Benevento, ma essendo stati disfatti, a stento si salvarono nella Città di Troia 1441.
Giovanni - Conte di Marsico, regio Consigliere, Luogotenente della Regia Camera e Giustiziere di Principato, 1440.
Antonio - Mentre fervea la guerra tra Aragonesi ed Angioini, con venti individui della sua famiglia e molti Baroni parteggiani della Casa d'Angiò, si rinchiusero nel Castello di Laino, il quale per la sua posizione e per il presidio che vi teneano i Sanseverino era quasi inespugnabile. Il gran Capitano Consalvo di Cordova lo assaltò di notte, e trovate le sentinelle addormentate si impossessò del castello senza perdere neppure un soldato. Al rumore accorsero i Sanseverino e gli altri Baroni, e venuti alle mani co' soldati del Cordova, Antonio restò ucciso, 1440.
Nicolò - De' Conti di Mileto, Paggio di Re Alfonso I d'Aragona , accompagnò il Re allo assedio di Catanzaro contro il Conte Ventimiglia che avea sposata Enrichetta Ruffo senza il consenso reale. In quella occasione la terra di Marcellinara che appartenea al Ventimiglia dal Re fu concessa a Nicolò Sanseverino che ivi stabili la sua famiglia, 1447.
Americo - Valoroso Capitano, mori avvelenato, 1450.
Roberto - Conte di Caiazzo. Nipote del Duca di Milano Francesco Sforza. Dopo la morte dello zio governò Milano, e nel 1461 fu mandato con grosso esercito in aiuto di Re Ferdinando I d'Aragona. Sposò Elisabetta Feltro della Rovere de' Duchi d'Urbino.
Maria - Sposò Ferdinando, figliuolo naturale di Re Ferdinando I d'Aragona.
Francesco - Morì in Pisa nel 1469, e fu sepolto in quel Camposanto. Lo Schradero riporta nel suo Monumenta Italiae, la seguente iscrizione, che trovasi sulla tomba di lui: Francisci illustris gentis nomine olim Sanseverinus, postea quod ejus majores stuprum per vim oblatum ulti occiso Regis filio Neapoli Pisas migrarunt ex fuga Murtius jure Consultus Canonicus Pisanus eques Pius gentis suae solus superstes.
Antonio - Capitan Generale dei Veneziani , essendo stato preso dai Tedeschi in un combattimento ebbe tagliata la mano destra e poi fu appiccato ; e ciò perchè non avea mantenuta la parola data di non combattere contro di essi, 1487.
Luca - Duca di S. Marco, Conte di Chiaromonte e di Altomonte, fu creato Principe di Bisignano da Re Ferdinando I d'Aragona.
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