Differenze tra le versioni di "Giovanni Fiore"

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[[Giovanni Fiore]] era un frate dei Minori Cappuccini, scrittore e autore [[Della Calabria illustrata]]. È nato a Cropani il 5 giugno 1622 e ivi morto il 5 dicembre 1683.
[[Giovanni Fiore]] era un frate dei Minori Cappuccini, scrittore e autore [[Della Calabria illustrata]]. È nato a Cropani il 5 giugno 1622 e ivi morto il 5 dicembre 1683.
==Opere==
 
da Luigi Accattatis, Le biografie degli Uomini illustri delle Calabrie, Cosenza, 1869
 
Nacque (lasciò scritto il Capialbi nella ''Biografia Napolet:'') in Cropani ai 5 giugno 1622, ed abbandonò nell'età di sedici anni le domestiche mura per indossare le ruvide lane cappuccine. Compito il noviziato e divenuto professo s'incamminò agli studii sotto la
scorta di valenti maestri, e con ispecialità del famigerato nella sua Riforma F.Bernardo da Reggio. Buona intelligenza ed applicazione non interrotta lo fecero molto progredire nelle scienze, e nelle belle lettere, onde fatto sacerdote, e dietro rigoroso esame approvato Lettore, fu spedito al convento di Stilo col duplice impiego della lettura e della guardiania. Non aveva ancor terminato il corso solito delle Lezioni, che venne scelto Diffinitore, e poscia confermato per più triennii Guardiano; replicate fiate Custode anche
pe' Capitoli generali fu nominato, e Ministro Provinciale della Provincia di Reggio, che governò per un quatriennio dal 1665 al 1669. Varie gelose delegazioni egli ebbe altresi dalla S.Congregazione; e Commessario generale della Provincia di Palermo fu eletto nel 1671 da F. Stefano da Cesena , allora Generale de' cappuccini. Qual fosse stata la condotta del nostro F. Giovanni tenuta nell'amministrazione di siffatte cariche, ben può ravvisarsi dalle lodi a piena bocca dategli dai suoi confratelli. Nel 1682 era stato nominato Commessario generale della provincia di Otranto; ma non accettò l'incumbenza per vivere quietamente nella sua cella e fra i libri. Infatti era egli laboriosissimo ed assiduo al tavolino, come ce lo dimostrano le non poche opere uscite dalla di lui penna, e rimaste dopo la sua morte mss: nei conventi di Cropani e di Monteleone (1) e li due vo-
 
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Della_Calabria_illustrata_0.png|[[Giovanni Fiore]], ''[[Della Calabria illustrata]]'', Napoli, 1691
Della_Calabria_illustrata_0.png|[[Giovanni Fiore]], ''[[Della Calabria illustrata]]'', Napoli, 1691

Versione delle 21:19, 28 mag 2023

Giovanni Fiore

Giovanni Fiore era un frate dei Minori Cappuccini, scrittore e autore Della Calabria illustrata. È nato a Cropani il 5 giugno 1622 e ivi morto il 5 dicembre 1683.

da Luigi Accattatis, Le biografie degli Uomini illustri delle Calabrie, Cosenza, 1869

Nacque (lasciò scritto il Capialbi nella Biografia Napolet:) in Cropani ai 5 giugno 1622, ed abbandonò nell'età di sedici anni le domestiche mura per indossare le ruvide lane cappuccine. Compito il noviziato e divenuto professo s'incamminò agli studii sotto la scorta di valenti maestri, e con ispecialità del famigerato nella sua Riforma F.Bernardo da Reggio. Buona intelligenza ed applicazione non interrotta lo fecero molto progredire nelle scienze, e nelle belle lettere, onde fatto sacerdote, e dietro rigoroso esame approvato Lettore, fu spedito al convento di Stilo col duplice impiego della lettura e della guardiania. Non aveva ancor terminato il corso solito delle Lezioni, che venne scelto Diffinitore, e poscia confermato per più triennii Guardiano; replicate fiate Custode anche pe' Capitoli generali fu nominato, e Ministro Provinciale della Provincia di Reggio, che governò per un quatriennio dal 1665 al 1669. Varie gelose delegazioni egli ebbe altresi dalla S.Congregazione; e Commessario generale della Provincia di Palermo fu eletto nel 1671 da F. Stefano da Cesena , allora Generale de' cappuccini. Qual fosse stata la condotta del nostro F. Giovanni tenuta nell'amministrazione di siffatte cariche, ben può ravvisarsi dalle lodi a piena bocca dategli dai suoi confratelli. Nel 1682 era stato nominato Commessario generale della provincia di Otranto; ma non accettò l'incumbenza per vivere quietamente nella sua cella e fra i libri. Infatti era egli laboriosissimo ed assiduo al tavolino, come ce lo dimostrano le non poche opere uscite dalla di lui penna, e rimaste dopo la sua morte mss: nei conventi di Cropani e di Monteleone (1) e li due vo-