Museo della ceramica a cielo aperto

Da Besidiae.
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Il Museo a cielo aperto di Bisignano è situato sulla collina Castello, un punto centrale della città con vista sul massiccio del Pollino e sulla Valle del Crati. Inaugurato l'8 ottobre 2023, il museo si estende per 800 metri lineari e comprende 120 manufatti in ceramica, 24 targhe descrittive in maiolica e mosaici.

I manufatti in terracotta sono disposti lungo il perimetro della terrazza e rappresentano oggetti tipici della tradizione vasaia di Bisignano, come pignatte, candelabri, brocche e "ciarre" o "zir" per olio e vino. Le targhe esplicative, oltre a illustrare la funzione degli oggetti, recuperano anche termini dialettali in disuso.

L'idea del museo è nata dal dottor Lorenzo Cotroneo, cittadino onorario di Bisignano, che ha voluto onorare la promessa fatta al comune di abbellire la collina Castello con elementi rappresentativi dell'artigianato locale. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il maestro ceramista Mario Scuro e il sindaco Francesco Fucile, che ha curato le descrizioni storiche.

Il Museo a cielo aperto si inserisce in un progetto più ampio di creazione di una rete di musei a Bisignano, che comprende anche il Museo Diocesano di Arte Sacra, il Museo della liuteria, il Museo del Palio del Rinascimento e un futuro caffè letterario. L'obiettivo è valorizzare la cultura, la storia e le tradizioni della città, rendendola un'attrazione turistica e culturale per il comprensorio e la regione.

Gummulunu

Contenitore per l'acqua con due anse intrecciate a mano. La proprietà di isolante termico della materia ceramica garantiva di mantenere l'acqua fresca a lungo.

Grasta

Vaso portafiori deriva dal greco e signifiva "Ventre", in virtù della sua particolare forma.


Pignata

Vaso triansato utilizzato tradizionalmente per la cottura di legumi in forno a legna. La proprietà di isolante termico rende possibile una cottura "a fuoco lento".


Candelabro

Oggetto di sostegno delle candele, indispensabile per l'illuminazione delle case prima dell'avvento dell'energia elettrica.

Ciarritella

Orcio triansato utile alla conservazione di alimenti di vario genere (olive-pepe ecc.)

Marruffo

Orcio biansato utile alla conservazione di vino o di olio. Il collo stretto permetteva la chiusura tramite tappi in sughero o ceralacca.

Brocche

Autore Stanislao Donadio

Ceramica 3D

Realizzata dal Dipartimento di Fisica - Laboratorio LMSV Modellazione Simulazione e Visualizzazione - Università della Calabria.

Vasi realizzati con la Manifattura additiva. La stampa 3D è il processo di creazione di oggetti depositando strati di materiale uno sull'altro sulla base di un file digitale approssimato tramite mesh.

Fiasca del Pellegrino

Borraccia utile al trasporto di acqua. La particolare forma dava la possibilità a chi la trasportava di imbracciarla con facilità.

Lucerne a Olio

Oggetti utili all'illuminazione di ambienti mediante la combustione dell'olio vegetale o di grasso animale.

In ricordo del Maestro Giuseppe Iaquinta

Sarto di alta classe, indimenticabile cultore della camminata salutare ed esempio di vera appartenenza al Rione San Pietro.

Vasi Personaggi

Vasi portautensili decorati con personaggi tipici della tradizione Calabrese.

Tragno

Orcio con anse utile alla trasformazione di vino in aceto e la sua conservazione nel tempo. La particolare forma bombata e la presenza di anse in più permettono di mescolare facilmente il contenuto.

Pentole

Manufatti in argilla rossa da fiamma viva.

Carusiello

Salvadanaio per il risparmio quotidiano.

Porrone

Orcio monoansato di tradizione iberica importato in Italia durante la dominazione aragonese, per contenere acqua e vino. Il particolare beccuccio serviva a facilitare la bevuta.

Candaru

Orcio a due anse utilizzato prevalentemente come servizio igienico prima della creazione delle reti fognarie in casa. La falda particolare facilitava la seduta sull'oggetto.

Pisciaturo

Orcio monoansato utilizzato prevalentemente come "Vaso da notte". Le dimensioni ridotte permettevano di alloggiarlo sotto il letto pronto all'uso alla bisogna.

Ciarriglia

Brocca a quattro beccucci con due manici. Recipiente utile alla bevuta di comunità, in quanto ogni beccuccio era riservato ad una persona diversa. Molto utilizzato nelle campagne durante i momenti di raccolta.

I Colori dei Rioni

Pigna

Oggetto decorativo benaugurale da porre in prossimità di porte e muri perimetrali.

Vari

Fonti